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Gent.mo dott. sono un trapiantato renale di 47

Gent.mo Dott. Sono un trapiantato renale di 47 anni eseguo regolari controlli che non hanno mai evidenziato problemi al cuore. Recentemente mi sono ricoverato in ospedale per sottopormi a colecistectomia per calcolosi, tra l'altro asintomatica. L'ECG di routine ha evidenziato un'anomalia per cui il cardiologo ha consigliato una scintigrafia miocardica. L'esame, a sforzo e a riposo, ha confermato essere un'ischemia da stress reversibile a riposo. Il cardiologo consultato dal reparto ha chiesto di effettuare una coronarografia eventualmente un'angioplatica. Ma effettuando l'esame non c'è stato bisogno dell'angioplastica questa la diagnosi: Arteria discendente anteriore sinistra con presenza di bridge al tratto medio in assenza di alterazioni emodinamicamente significative nel tratto a valle. A questo punto mi sono dimesso con l'intento di riprendermi dallo stress e di ritornare per la colecistectomia. Il cardiologo ha detto non deve fare nulla ma mi ha prescritto la cardioaspirina. Vorrei sapere perche? Cosa veramente ho? che devo fare? cosa non fare? mi può aiutare per favore grazie a presto
Risposta del medico
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Il bridge è conseguenza del fatto che la arteria discendente anteriore decorre, per un breve tratto, non già sulla superficie, ma all’interno del muscolo cardiaco ed è compressa in sistole a seguito della normale contrazione miocardica. Dal momento che il flusso coronarico avviene in diastole, tale alterazione non determina, in genere alcuna conseguenza rilevante. Normalmente si tende a somministrare dei beta-bloccanti per ridurre la contrattilità cardiaca e ridurre l’effetto di spremitura sistolica dell’arteria. Da tale alterazione non deriva alcuna limitazione all’attività fisica. L’uso dell’aspirina penso sia stata dettata dal fatto che i pazienti con nefropatia hanno una alta incidenza di eventi cardiovascolari ( I causa di mortalità nei nefropatici) e quindi di assicurare una misura profilattica generale.
Risposto il: 08 Ottobre 2007