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Gent.mo dottore, a mia madre di 46 anni è stato

Gent.mo dottore, a mia madre di 46 anni è stato diagnosticato un microcitoma polmonare dx con Metastasi linfonodali diffuse a polmoni, fegato, intestino e a livello epigastrico. Ha iniziato da pochi giorni il ciclo di Chemioterapia con cisplatino+vepesid presso l'Ospedale Monaldi di Napoli, è in ottime condizioni di salute ed ha risposto molto bene alla chemioterapia. So che questo non esonera dal terribile destino di questa patologia, ma vorrei soltanto sapere che aspettative ci sono di sopravvivenza vista la giovane età di mia madre e se è possibile associare qualche altra Terapia alla chemioterapia. Alcuni mi hanno parlato di irradiazione preventiva del cramio o di ipertermia. Nonostante la diffusione della malattia sarebbe possibile una regressione a medio-lungo termine o la sua vita si riduce al famoso anno-anno e mezzo solitamente indicato dalle percentuali. La dott.ssa del Monaldi mi ha detto che quelle metastasi linfonodali potrebbero regredire con la chemio, ma è davvero così? Sono davvero disperata, non riesco ad accettare che mia madre, che adesso è così vivace e in salute, da qui a un anno possa subire un lento declino. Grazie per la sua disponibilità, Manuela
Risposta del medico
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Esiste la possibilità, seppur minima, di lungo sopravvivenza anche nei casi di microcitoma con malattia estesa; la giovane età e la buona risposta iniziale devono far ben sperare; la RT profilattica sul cranio è una opzione che va valutata dopo la CT di induzione.
Risposto il: 12 Dicembre 2005