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Esperto Risponde

Gentile dottore, pongo questa domanda perché la

Gentile Dottore, pongo questa domanda perché la mia famiglia si trova in una condizione di dubbio da ormai diversi mesi. Qualche mese fa (Aprile) mio padre,ha eseguito di un controllo urologico di routine in cui ha scoperto di avere una ciste nel rene sinistro. Per approfondire lo specialista ha prescritto una tac addominale che ha evidenziato tutta una serie di lesioni a carico di polmoni, pancreas, rene e fegato. Tutti i dottori che hanno visionato il referto dell'esame sono rimasti sconcertati dal fatto che lui non avesse alcun sintomo. l'oncologa ha prescritto delle analisi del sangue e la Pet. Dai primi è emerso un valore alto del CEA (36) mentre la pet non ha evidenziato nulla in atto. Ad Agosto ha ripetuto gli esami del sangue, il Cea è aumentato a 52, ha ripetuto inoltre la tac. l'esito è questo:Rispetto al precedente controllo si osserva modico incremento volumetrico delle note formazioni nodulari, le maggiori localizzate nel segmento laterobasale del lobo inferiore destro (21 versus 19) e nel segmento postero-basale del lobo inferiore sinistro (12 versus 6). Comparsa di ampia area vetro smerigliato, con lieve ispessimento dell'interstizio a carico del segmento dorsale del ventrale e del lobo superiore destro con inclusi focali addensamenti dal diametro massimo di 16 mm; persiste la reticolo-micronodulia diffusa nel restante parenchima polmonare. Reperti compatibili con interessamento ripetitivo diffuso. Appaiono sostanzialmente invariate per numero e dimensioni le plurime adenopatie localizzate nelle stazioni ilomediastiniche, finemente disomogenee e tendenti alla conglobazione per interessamento ripetitivo. Non versamento pleurico, né pericardico.Tac Addome completoAppare sostanzialmente invariata per dimensioni e caratteristiche td metriche la nota neoformazione occupante gran parte della testa pancreatica, che mostra analoga composizione cistica plurioculata ed accentuato contrast anhancement periferico e dei setti inclusi (diametri massimi 51x 44 mm), riferibile in prima ipotesi ad eteroplasia pancreatica; invariati i rapporti con l'asse porto-mesenterico e col coledoco. Invariata dilatazione del Wirsung a monte, per verosimile stenosi infiltrativa. Nel polo inferiore del rene sinistro, incremento volumetrico della nota neoformazione, verosimilmente eteroplastica, che presenta diametri massimoo attuali di 68x 61mm (versus 56x 53 mm). Modico incrementi volumetrico della nota area ipodensa dal tenue contrasr enhancement localizzata nel II segmento epatico (diametro massimo attuale 13 mm versus 10 mm al precedente controllo), compatibile con secondarismo ipovascolare.La precedente tac risale al 24 maggio.Ad oggi noi ci troviamo senza risposte e senza avere un'idea su cosa si possa fare, se è possibile intervenire in qualche modo. Lui ha 75 anni e nessun sintomo apparente. Da qualche giorno ha una tosse insistente ma senza versamento, mangia regolarmente e non è dimagrito, il colorito è sempre lo stesso e non lamenta alcun tipo di dolore. Preciso che lui ha l'epatite b, una gammapatia ed è un etilista cronico ma ora non beve più.Il mio dubbio più grande, è possibile che queste lesioni si attivino tutte insieme portando ad un aggravamento rapido del suo stato di salute?Oppure è possibile che possa convivere a lungo con tutto questo in corpo?Mi scuso se mi sono dilungata troppo ma il dubbio è sicuramente più spaventoso di una diagnosi o anche di una prognosi grave.La ringrazio anticipatamente e spero di leggere presto un Suo parereSaluti
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Gentile signora,

Putroppo gli esami strumentali suggeriscono la presenza di un carcinoma della testa del pancreas con mestasi diffuse a distanza (IV stadio).

Mi sembra di capire che i curanti non abbiano proposto alcuna terapia. Sono pienamente d'accordo. L'unico trattamento teoricamente possibile - la chemioterapia - avrebbe sicuramente piu' svantaggi (sicuri effetti  collaterali e psicologici) che vantaggi (del tutto ipotetici e sicuramente di poca entita').

Quello che  si potra'  fare e' una tarepia palliativa sui sintomi, quando compariranno.

 Il futuro (in termini di tempi) e' un'incognita. Il fatto che la PET fosse negativa fa pensare che l'attivita'metabolica del tumore sia bassa e questa e' una buona cosa (anche se il rapporto fra tumore e ospite puo' modificarsi anche rapidamente).

La cosa migliore che come parenti potete fare e' di rendere la vita di Vostro padre la piu' serena possibile senza esami inutili senza assillarlo o spaventarsi per un minimo sintomo. Non negategli nessuna cosa gli possa far piacere (nulla puo' significativamente peggiorare la situazione!)

Auguri. Vi aspetta un periodo non facile. Il primo punto e' quello di accettare la realta', anche se dolorosa.

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 13 Settembre 2013