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Gentili dottori, sono un ragazzo di 27 anni e

Gentili Dottori, sono un ragazzo di 27 anni e soffro di extrasistoli da circa 3-4 anni. O meglio, "mi accorgo" di avere extrasistoli da circa 3-4 anni. Nel senso che nessuno esclude che io ne avessi già prima, o ne abbia anche quando non le "sento" in petto. Dico questo perchè nel corso di un Holter di 24 ore, mi sono state riscontrate extrasistoli (atriali se non ricordo male), che io non avevo affatto percepito. Questo mi fa presupporre quanto sopra detto. Ciò non toglie che io invece percepisca molto spesso delle extrasistoli. Molte sono di intensità variabile nel senso che alcune volte il battito di "recupero" (successivo al battito anticipato) è molto più "forte" rispetto ad altre; altre volte invece credo di avere delle doppiette o triplette, perchè percepisco più battiti di "recupero" ravvicinati. Dico credo perchè, al di là delle extrasistoli atriali registrate durante l'Holter, non è stato poi registrato altro. Neanche nei vari elettrocardiogrammi fatti nell'arco di un paio d'anni, nell'unico ecocardiogramma fatto un paio d'anni fa, e nella prova da sforzo. Tirando le somme..tutti esami negativi, tiroide buona, e referti medici concordi nel trovare una causa ansiogena alle mie extrasistoli. Eppure io (quando percpisco le extrasistoli, soprattutto se forti), continuo a spaventarmi. Forse avrei dovuto scrivere a "tutto- psicologia" (se mi permettete questa battuta), ma sento spesso il bisogno di essere tranquillizzato da medici cardiologi (e questo conferma che avrei dovuto scrivere a "tutto-psicologia"!). Io sono convinto del fatto di non soffrire di cardiopatie (gli esami lo dicono), però temo che le extrasistoli (magari delle doppiette o triplette) possano provocare scompenso cardiaco, o qualcos'altro derivante da un problema elettrico. Questo è possibile in alcuni casi? Ho smesso di fumare e ridotto sensibilmente l'assunzione di caffeina, ma le extrasistoli ci sono ancora (anche se periodicamente). E poi mi domando se ci sia una differenza fra le extrasistoli che l'Holter ha registrato (così poco intense da non essere neanche percepite dal sottoscritto), e quelle invece ben più "forti" che mi provocano un vero e proprio tonfo in petto ben percepibile e così tanto temuto (ma forse tanto spaventoso per me quanto innoquo e benigno!?). Le extrasistoli possono portare a morte improvvisa? E poi, possono essere sintomo di una malattia cronica cardiaca futura? Spesso ultimamente ho dolori al petto e al braccio sinistro. Sono delle fitte che durano qualche secondo, scompaiono e ricompaiono. Se queste fitte fossero sintomo di qualche episodio cardiaco, non necessariamente si avrebbe un episodio cardiaco? Cioè è possibile che alcuni sintomi non "sfocino" nell'episodio cardiaco, non escludendo l'ipotesi che fossero sintomi non sottovalutabili? Ma al di là delle fitte al petto, quello che mi preme (non sul petto questa volta) più sapere riguarda le extrasistoli. Credo di essermi dilungato abbastanza. Ringrazio Voi Medici per la Vostra disponibilità.
Risposta del medico
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Le extrasistoli nei giovani sono molto frequenti e spesso dipendono da uno stato di ipertono simpatico-adrenergico ( molta adrenalina). Le sigarette e i caffè facilitano le extra. Queste aritmie in assenza di una cardiopatia organica non rappresentanoun rischio per la vita. Occorre fare molto esercizio fisico che aumenta il tono vagale (cioè rallenta la frequenza dei battiti cardiaci) e contemporaneamente diminuisce il tono adrenergico.
Risposto il: 12 Giugno 2008