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Gentilissimo dottore, a mia figlia, 23anni, è

Gentilissimo dottore, a mia figlia, 23anni, è stata diagnosticata la Sindrome di WPW quando ne aveva 12, fu eseguito lo studio elettrofisiologico transesofageo che diede questo esito: MORFOLOGIA DEL TRACCIATO BASALE COSTANTEMENTE PREECCITATA. ATRIAL PACING: Conduzione 1:1 lungo la via accessoria fino a 210' BURST+EXTRASIMOLO: Refrattarietà anterograda della via accessoria pari a 280 msec. RAMPA SOTTOSFORZO: Comparsa di tachicardia antidromica 230' che dopo 1' si trasforma in tachicardia ortodromica a frequenza simile -PR>RP (PR) 70 msec Rytmonorm 1/2 fl.e.v. Le conclusioni furono: preeccitazione ventricolari con scarsa vulnerabilità atriale e refratarietà anterograda lunga (280msec) efficacia del propaferone nella interruzione della Aritmia, venne ritenuta a scarso rischio di aritmie maggiori. Non le ha mai dato un grande fastidio, salvo qualche caso di (2 o 3 volte anno in momenti di particolare affaticamento fisico -mentale) ora a distanza 11 anni è consigliabile un altro esame completo ed eventualmente intervenire con l'ablazione della via accessoria? in considerazione del referto sopra riportato ne vale la pena o i rischi sono eccessivi? La ringrazio per lo spazio ed il tempo che mi ha concesso.
Risposta del medico
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Se la paziente è asintomatica, al momento non vi è indicazione ad alcun particolare accertamento strumentale. Se invece la paziente presenta episodi di cardiopalmo, allora può essere opportuno rivalutare il quadro clinico presso un centro ospedaliero specializzato. La eventuale procedura di ablazione trans-catetere rappresenta ormai una metodologia efficace, diffusa e con una bassa incidenza di complicazioni.
Risposto il: 11 Ottobre 2005