Ho 26 anni e sono alla 18a settimana di gravidanza

L' Alfafetoproteina è una glicoproteina prodotta dall'embrione durante il periodo di sviluppo fetale. Alla nascita e nel corso della vita adulta è presente in concentrazioni molto basse nel sangue. Può essere utilizzata sia come marker tumorale sia nel monitoraggio della gravidanza. A partire dalla tredicesima settimana di gravidanza i suoi livelli cominciano ad aumentare. Valori superiori alla norma possono indicare anomalie a carico del sistema nervoso del feto. Insieme al CEA è uno dei marker tumorali "storici". I valori normali di AFP possono variare da laboratorio a laboratorio. Inoltre, variano a seconda dell’età del feto. Un valore elevato o basso di AFP in gravidanza può quindi significare che l’età del feto è stata calcolata male. Può essere eseguita una ecografia per determinare più accuratamente l’età del feto. Valori solitamente considerati normali: nell’uomo e nella donna non gravida (0-6.4 U.I/ml; 0-20 ng/ml; 0-20 Microg/L). Nella donna in gravidanza tra la 15-22 settimana (19-75 IU/ml; 7-124 ng/ml; 7-124 Microg/L). Nella donna in gravidanza, il valore di AFP aumenta gradualmente a cominciare dalla 14° settimana di gravidanza. Esso continua ad aumentare fino ad un mese o due prima del parto, poi declina lentamente. Alti valori di AFP in una donna in gravidanza possono indicare: una inaccurata età gestazionale; oppure una gravidanza multipla; oppure un feto con difetto del tubo neurale; oppure morte fetale. Bassi valori di AFP in una donna in gravidanza possono indicare: una inaccurata età gestazionale; oppure un feto con sindrome di Down.