RISPOSTA
Dal punto di vista della terapia lei fa dei farmaci che sono previsti come classe per una quadro di scompenso cardiaco, quindi niente da obiettare a parte due considerazioni: 1) Aldactone è indicato a dosaggi inferiori a 100 mg/die se non vi sono problemi di ipopotassiemia da correggere, cioè dovrebbe esser fatto a 25-50 mg/die; 2) Tenormin: si tratta di un ? bloccante non specificamente previsto per la cura dello scompenso cardiaco (atenololo), mentre i farmaci approvati e presenti in Italia di questa categoria sono: carvedilolo, bisoprololo e nebivololo; ci sarebbe anche il metoprololo, ma la forma farmaceutica presente in Italia non è quella approvata dalla Linee Guida internazionali per questa indicazione. Riparli di questo con il suo cardiologo. Non è chiaro cosa lei intenda per “tempi di recupero”: non si tratta di una malattia acuta che ad un certo punto passa e non c’è più, il problema resterà sempre, anche se l’aspetto positivo è che con questi farmaci oggi si può osservare un netto miglioramento dei parametri di funzione cardiaca in tempi più o meno lunghi.