Ho 58 anni e soffro di fibrillazione atriale da

La ablazione della fibrillazione atriale è una terapia invasiva che è efficace in una parte di pazienti. In particolare funziona relativamente bene nei pazienti relativamente giovani come Lei, che non hanno una cardiopatia strutturale, che hanno una fibrillazione parossistica recidivante con crisi frequenti, sintomi molto fastidiosi e soprattutto refrattaria alla terapia medica normale. A queste condizioni la procedura di ablazione, che prevede di raggiungere per via transettale le vene polmonari, è una scelta da prendere in considerazione. Il medico deve dire chiaramente al paziente che le percentuali di successo STABILE e DURATURO di questa strategia sono attorno al 50% (se per successo intendiamo la risoluzione completa del problema senza necessità di continuare ad assumere farmaci dopo la ablazione) ed attorno al 75% (se per successo intendiamo la risoluzione parziale del problema con necessità di continuare ad assumere farmaci dopo la ablazione). Questi sono i dati veri della più grande Survey Mondiale sulla ablazione nella fibrillazione pubblicata nel 2005. Alcuni centri dichiarano di avere risultati molto migliori di questi, che ovviamente sono la media mondiale. Il medico deve anche dire al paziente che durante la procedura di ablazione si possono verificare complicanze maggiori e gravi che sempre secondo la Survey Mondiale si hanno in circa il 6 % dei casi. Anche in questo caso alcuni centri dichiarano di essere molto più affidabili e di avere una percentuale di complicazioni più bassa.