Il valore di riferimento (45) si riferisce a quello che appartiene alla popolazione ritenuta normale ed appartenente al 95-99% dei soggetti sani. Ciò vuol dire che il valore alterato compare nella popolazione dei sani solo nell’1-5% dei casi (falsi positivi). Per quanto riguarda poi le cause di un incremento dei valori di aminotransferasi, esse sono numerose e maggiori di quelle che lei elenca. Ad es. da emocromatosi (accumulo di ferro) o da morbo di Wilson (accumulo di rame), oppure da autoimmunità, da deficit di alfa-1-antitripsina, da celiachia,etc. Spesso è necessario che il soggetto si sottoponga ad esame istologico epatico tramite biopsia epatica per approfondire l’aspetto diagnostico.