Prima di tutto è necessario eseguire tutte le indagini diagnostiche che possano condurre alla causa che ha determinato il danno epatico. Solo così sarà possibile valutare una qualche terapia o i più idonei controlli clinici periodici. Pertanto va effettuata la ricerca dei marcatori virali (HBV, HCV), dei marcatori di autoimmunità (ANA, AMA, SMA, LKM, ANCA, Anti-reticolina, Anti-endomisio), dei marcatori di accumulo di metalli (ferritinemia, saturazione della transferrina, cupremia, cupruria), dei marcatori di disturbi metabolici (deficit di Alfa-1-AT, glicogenosi, statosi), nonché la ricerca di fattori concomitanti di potenziale danno epatico, quali alcol, farmaci, eccesso di peso, obesità.