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Esperto Risponde

Il citomegalovirus è anche in Italia l'infezione congenita più comune

buongiorno. Sono una neo-mamma da appena 15gg. La bimba è nata dopo 46 + 1, dopo 7 ore di travaglio e parto cesareo- Alla nascita pesava 2,93kg ed era "alta" 50cm, una bella bambina, insomma... Ma già negli esami del primo trimestre di gravidanza sono risultata positiva al CMV. Dalla 16^ sett ho fatto l'amniocentesi, nonchè esami per la ricerca del dna del virus (nel frattempo sangue ed urine davano esiti negativi): TUTTO negativo. Con le ecografie risultava una dilatazione del ventricolo celebrale dx solo "boderline" (ossia 11cm). Dopo 9mesi è nata Alessandra, e da lì sono continuati gli esami su di lei: dilatazione ventricolo assente, ma piccole calcificazioni celebrali, NESSUN altro sintomo, ma presenza di una forte carica virale in sangue ed urine. Ora, dopo averci spaventati per bene, ci hanno fatto ricoverare per procedere alla "terapia" per cercare di limitare i danni. Solo che, dopo aver infilato il tubicino endovena nel braccino della bimba, ci hanno detto che prima si dovrebbe procedere ad una serie di altri esami per sapere in che quantità procedere alla terapia, per cui gliel'hanno tolto e ci hanno mandato a casa per il week-end. Vi chiedo un parere, se potete: che pericoli corre la mia bimba? E' ancora presto per sbilanciarsi in previsioni? Ed in che cosa potrebbe trattare questa "terapia"? E' realmente efficace? Un grazie in anticipo, una mamma preoccupata..
Risposta del medico
L'infezione da citomegalovirus è anche in Italia l'infezione congenita più frequente. Il quadro clinico è molto variabile fra i neonati con malattia congenita. L'entità del quadro varia considerevolmente ci possono essere casi con solo una o due manifestazioni cliniche e casi con molteplici manifestazioni. Nei casi sintomatici la terapia è indicata anche per prevenire danni a distanza. E' necessario affidarsi a un centro con esperianza specifica su questa patologia.
Risposto il: 06 Giugno 2009