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Esperto Risponde

Il rischio operatorio puo' essere un rischio calcolato da affrontare

Salve, mio padre ha un tumore nella parte terminale del retto,esattamente una massa di 12 cm.Dopo tutte le visite a cui si è sottoposto,ha fatto un ciclo breve di radioterapia la settimana scorsa,a cui sarebbe dovuta seguire questo lunedì una immediata operazione. Da aggiungere che dicono che alche il fegato è stato intaccato e quindi era da operare immediatamente! Dopo tutti gli altri controlli prima dell'operazione hanno trovato i battiti rallentati del cuore,ha portato l'ho l'holter e hanno deciso che non può essere operato,perché potrebbero esserci problemi nel mezzo della stessa operazione! Ora mio padre e sotto shock per il continuo vai e vieni tt i giorni dall'ospedale per fare mille visite e controlli!soffre di aritmia ma credo che tutto questo stress lo stia uccidendo,insieme al fattore psicologico!se lo ricoverassero credo si tranquillerebbe! Ma non possono perché comporta delle spese!siamo impazziti? Ora la questione è ovviamente più complicata da spiegare!per favore ditemi cosa posso fare,sono disperata! Per i dolori può fare delle punture di toradol?
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Mi piacerebbe sapere in quale citta' Lei vive dove un ricovero "... comporta delle spese ...".

Ma veniamo a Suo padre.

E' sempe spiacevole criticare dei colleghi ma vi sono alcune cose che mi lasciano perplesso:

1) Fare una radioterapia breve, se a dosi corrette (5 gy per 5 giorni), con intervento la settimana successiva e' un protocollo accettabile, anche se in caso di una massa di 12 cm (e' pero' sicura che non si tratti di una massa "a 12 cm dall'ano"?) personalmente avrei seguito un altro protocollo.

Lo studio delle condizioni generali del paziente e quindi della sua "operabilita' " pero' deve essere fatto prima dell'inizio della radioterapia e non nel breve intervallo fra radioterapia e intervento.

2) Forse i medici si sono spiegati in modo poco comprensibile, ma le presenza di metastasi epatiche non rende affatto l'intervento piu' "urgente". Al contratrio, un carcinoma del retto al IV stadio deve essere attentamento valutato per poter decidere quale sia la terapia migliore nel singolo specifico caso.

3) Non e' chiara la cardiopatia di cui Suo padre e' affetto. Dalla Sue parole sembrerebbe che si tratti solo di un'aritmia. Le uniche contrindicazioni assolute cardiologiche all'intervento sono lo scompenso cardiaco in atto e l'infarto recente.

Nel complesso Le consiglierei si sentire un secondo parere da un chirurgo oncologo qualificato.

Dott. Piero Gaglia

Risposto il: 23 Ottobre 2013