Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Interventi medici

Nella mia famiglia , mia madre ha forme di paranoia.Ha mandato via di casa mio padre perchè pensa che lui gli possa mettere nei cibi , bevande ecc... che assumiamo sostanze non gradevoli o addirittura veleni per eliminarla, in seguito al fatto che pensa che abbia un' altra donna e non voglia più bene a lei quando questo non è vero.Ci siamo rivolti a diversi psichiatri e psicologi, per cercare di farle fare una possibile terapia ma lei si rifiuta di questo , perchè dice che il problema non è il suo ma è di coppia.Ci siamo rivolti a lei per un ultima speranza, per sapere se si potrebbe fare qualcosa nei confronti di questi soggetti con questi tipi di patologie.Tengo a precisare che la questione non è delle migliori poichè ci siam già rivolti ai carabienieri per chiedere se si potesse fare qualcosa, ma hanno detto che se l'individuo non commette prima un reato non si può fare niente, i medici non possono nemmeno far assumere farmaci contro la volontà del paziente.Per questo vorrei sapere il suo parere , se si potrebbe fare qualcos'altro o se non ci sono più speranze. Aspetto sue risposte Federica
Risposta del medico
Dr. Pietro Mondì
Dr. Pietro Mondì
Specialista in Psichiatria

La legge 180/78, così detta "Legge Basaglia", prevede nei casi di rifiuto deel aziente di curarsi, condizione tipica di ogni psicotico, che non ha coscienza di malattia, lo strumento del TSO (Trattamento Sanitario Obbligatorio). Il TSO è collegato a taluni aspetti medico - legali: la richiesta, dove vi siano i presupposti di legge, che può rovvenire da un Medico Psichiatra del CSM (Centro di Salute Mentale), ma non necessariamente. Qualsiasi Medico, dal Medico di Base, al Medico di ContinuitàAssistenziale (Guardia Medica), ad un Medico libero professionista, uò richiedere al Sindaco del Comune dove risiede il aziente, o dove viene accertata la presunta patologia mentale (Es: Pronto Soccorso di una cittadina vicina al luogo di residenza, dove il aziente è stato portato dai congiunti). Alla richiesta, dovrà seguire una convalida da parte non necessariamente di uno Psichiatra, ma da un Medico dipendente del Servizio sanitario Pubblico (potrebbe essere anche un Medico Legale od un Medico dell'Igiene Pubblica), ma sempre dipendente da una ASL o da una A.O. Alla richiesta e convalida, segue non obbligatoriamente (E' chiaro, che nell'emettere o non emettere l'ordinanza c'è un'assunzione di responsabilità) un'ordinanza del Sindaco del luogo dove è stato richiesto il TSO. Il trattamento Sanitario Obbligatorio, uò essere effettuato presso un Servizio Psichiatrico di Ricovero Ospedaliero (SPDC), il caso più comune od anche a domicilio del paziente (casi rari, iù teorici, che pratici). Aspettarsi una collaborazione alla cura da uno psicotico, è quasi impossibile, in specie se paranoico.In sintesi: contatti il Centro di Salute Mentale a lei più vicino ed i Medici di quel servizio, sapranno darle una risposta adeguata alle sue esigenze assistenziali nei confronti della sua parente, che non necessariamente dovrà essere un TSO, ma che potrebbe anche esserlo

Risposto il: 26 Luglio 2012