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Esperto Risponde

Ipocondria che sfocia in panico

Salve scrivo per avere un consulto. Pensavo che dopo le sedute da una terapeuta avrei risolto il problema invece...Un po' la situazione è migliorata rispetto a prima, ma non ne sono uscita del tutto. Ho dovuto interrompere le sedute perché i miei mi facevano pesare queste sedute, pensavano non ne avessi bisogno, invece lo avevo eccome. Non voglio dar la colpa a loro, ma non hanno mai realmente capito la natura del problema. Pensano: tanto è un capriccio l'ansia te la crei tu devi solo rilassarti( come se bastasse una tisana a farmi stare meglio. Vi assicuro che nessuno ci gode a stare così, con un piede nella fossa e uno fuori, a spendere soldi da un terapeuta..Quest'ipocondria che sfocia anche in attacco di panico mi fa vivere male, non appena sento notizie di persone che muoiono subito mi sale un ansia pazzesca. Inizio a tremare, sudare avere caldo, dolori ecc sta diventando una psicosi, ci penso pure la notte; pochi momenti riesco ad esser serena, tanto che ogni giorno ho un nuovo dolore. E come se io non stessi vivendo, come se gli altri attorno a me mi parlassero ma la mia testa è altrove, che fatica fare finta di stare bene, finta di esser tranquilla, quando la mia vita giorno dopo giorno sta cadendo in pezzi. Si perché per me questa non è vita, sto solo passando tempo a rimuginare piuttosto che a vivere davvero.
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Cara ragazza, affrontiamo un problema alla volta: 1) la psicoterapia. Quanto è durata? Hai riferito al terapeuta che non eri soddisfatta al 100% del risultato? Ti ha detto lui/lei che la terapia era finita o hai interrotto di tua spontanea volontà? Gli hai riferito della posizione dei tuoi genitori? Hai eseguito tutto ciò che ti ha detto di fare? Da questi elementi puoi capire perché la terapia non ha funzionato. 2) la posizione dei tuoi genitori. Ti dico subito che i tuoi genitori esercitano su di te un potere di tipo economico: se non sganciano i soldi, la tua terapia finisce. Ti dico che è funzionale quanto prima che ti rendi autonoma economicamente. Se non hai università di mezzo, il lavoro diventa la priorità assoluta. A parte ciò, difficilmente riuscirai a convincerli del fatto che stai male, ma possono dare retta a un professionista, che sia il medico di base, uno psichiatra della ASL, una psicoterapeuta. Fai in modo che il professionista convochi i tuoi genitori e faccia loro un discorso serio. Se desiderassi altri approfondimenti puoi scrivermi privatamente. Trovi i miei recapiti su internet.
Risposto il: 25 Giugno 2019