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Esperto Risponde

l'antico tesoro degli anziani

buonasera mio padre di anni 79 da molti anni soffre di insonnia. Anni fa era costretto ad alzarsi spesso per accudire mia madre malata di parkinson che da due anni è venuta a mancare. Ciò nonostante ancora oggi si sveglia molto facilmente e più volte a notte, a causa di sogni inerenti, soprattutto, il lavoro che non svolge più da 15 anni. Prende faxine 75 due volte al giorno x la depressione ed un ansiolitico in gocce (delorazepan) per dormire. Vorrebbe qualche cosa di più forte per dormire ma il medico non lo ritiene opportuno.Ritenete possibile fare una verifica della qualità del sonno con il sistemadella Polisonnografia? grazie per una cortese risposta.
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Cara Signora, una volta, quando non esistevano le televisioni, nè la luce elettrica e le famiglie erano numerose sotto lo stesso tetto, gli anziani vegliavano e tra loro parlavano. In questo modo erano gli ultimi ad andare a dormire ed i primi ad alzarsi al levare del mattino, dando alla famiglia il buongiorno e annunciando la colazione. In quelle epoche, chi riusciva a diventare vecchio si sentiva fortunato; i bambini volevano sentire le loro storie e gli adulti chiedevano i loro consigli. Probabilmente nessuno si lamentava del fatto che l'anziano fosse rimasto sveglio per quasi tutta la notte, ma soprattutto erano loro i primi ad aspettare con piacere la pace della notte. Oggi i vecchi vengono lasciati da soli davanti a televisori accesi, di cui spesso non riescono più a sentire l'audio, pena il riposo del resto della famiglia. Loro si sentono un peso e quindi preferirebbero dormire, quindi si lamentano perchè il loro cervello, per natura, non è più in grado di mantenere il sonno per più di 2-3 ore di seguito. Allora, giù con i sonniferi, i "zepam" di ogni sorta e varietà, barbiturici e neurolettici! Così i loro cervelli si deteriorano ancora di più, finchè non cominciano a urlare di notte e sonnecchiare di giorno, finchè non arriva il momento della casa di cura o della Cortese Signora. Non è dal PIL, ma è dalla felicità dei vecchi e dei bambini che si dovrebbe valutare il nostro "benessere"!
Risposto il: 09 Dicembre 2010