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Esperto Risponde

La mia è una storia un po' lunga. 4 anni fa, un

La mia è una storia un po' lunga. 4 anni fa, un medico ignorante non capì che avevo lo Stafilococco Aureo alla gola, e quindi invece di prescrivermi l'antibiotico specifico, cominciò a somministrarmi una serie di Antibiotici anche per iniezione. La cosa durò 4-5 mesi, perchè io non miglioravo. Mi rivolsi al mio farmacista il quale, dopo esame del tampone faringeo, trovò la cura specifica e... guarii. Ma i guai arrivarono dopo! Mesi di medicinali mi portarono un innalzamento delle Transaminasi. Fui invaso da sintomi preoccupanti. Il contorno-occhi cominciò a divenire giallastro, come anche le estremità delle mani. Avvertivo un formicolìo alle dita, e a volte mi si appannava la vista! All'Ecografia il fegato risultò oltre la norma. Non mangiavo quasi niente... poi dopo un po' i sintomi migliorarono. Al miglioramento non ho poi fatto nessuna cura, forse per paura. Ultimamente però quando bevo roba gassata, quando mangio frittura... soprattutto nei mesi caldi, riappaiono (se pur in forma lieve) suddetti sintomi. Ormai ho deciso di fare qualcosa, perchè non posso continuare così. Ho paura... ma non posso trascurarmi, anche perchè sotto gli occhi, il fegato mi appare ancora ingrossato. Stamane ho deciso di fare l'esame delle transaminasi. Il medico di famiglia non lo interpellerò più. Anzi, dopo quello che mi ha fatto... dovrei denunciarlo! Ecco perchè ho chiesto il parere di Voi esperti, grazie in anticipo!
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
La storia che lei racconta presenta molti lati oscuri. In primo luogo non si comprende bene su quali elementi si basa per ritenere che il suo fegato sia ammalato, in quanto non è chiaro se i valori delle aminotransferasi siano ancora alterati oppure fossero rientrati nella norma dopo un breve periodo in cui erano alterate. Non si fa cenno, inoltre, ad eventuali altre alterazioni degli esami di laboratorio né se ha effettuato la ricerca dei marcatori virali epatitici. Ritengo che la cosa più opportuna da fare sia un approfondimento diagnostico mediante esami fatti su richiesta di un medico di sua fiducia.
Risposto il: 25 Giugno 2004