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Liquido peritoneale

Gentile professore, il 17/10/04 mio padre è stato operato di CA su moncone gastrico. La diagnosi di dimissione è: adenocarcinoma scarsamente diffuso. Ha iniziato un ciclo di Chemioterapia abbandonato quasi subito a causa di piastrine troppo basse. A distanza di un anno, trascorso relativamente bene, ha iniziato a rifiutare il cibo presentando gonfiore addominale e feci non solide. Eseguita la Tac, in condizioni basali e dopo somministrazione di mdc, posta a confronto con la precedente il risultato è il seguente: - non aree di alterata densità parechimale polmonare, non linfoadenomegalie significative, surreni nella norma, non area di alterata densità Parenchimale a carico del fegato, milza, pancreas. Reni in sede con effetto nefrografico conservato. Presenza di abbondante versamento in sede periepatica, perisplenica, lungo le fasce lateroconali e tra le anse intestinali. Vorrei sapere innanzitutto cosa significa, a grandi linee, l'abbondante versamento ecc. ecc., se viene ritenuto un qualcosa di pericoloso ed eventualmente quale Terapia seguire. Ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
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Esiste il sospetto che il liquido peritoneale evidenziato dalla TAC sia espressione di ripresa di malattia a livello addominale; è opportuno praticare una paracentesi con esame citologico e valutare successivamente la possibilità di praticare una CT con intenti palliativi.
Risposto il: 05 Dicembre 2005