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Esperto Risponde

mi agito quando devo fare qualcosa di particolarmente importante

Salve. Le illustro il mio problema: sono un giovane di 26 anni, caratterialmente molto emotivo e timido (da sempre); negli ultimi anni ho riscontrato un problema saltuario di insonnia (tipicamente prima di un esame universitario, prima di una gita con gli amici, prima di un appuntamento importante ecc). Il medico all'epoca mi aveva prescritto benzodiazepina (EN da 1 mg) ma ho sempre cercato di non assumerle se non in casi gravi (forse solo un paio di volte prima d'ora) dove l'agitazione prima di addormentarmi fosse elevata da poter indurre una notte (presumibilmente) completamente insonne. Dopo circa 7 o 8 mesi di pace e serenità dove il sonno mi abbracciava piacevolmente senza bisogno di nessun farmaco, nell'ultimo mese il problema è tornato e mi vede costretto a riprendere benzodiazepina (1 mg) (non più di una o due compresse alla settimana la notte prima di coricarmi). Mi da fastidio prendere questi farmici perchè nonostante mi conciliano il sonno, l'indomani sento di non essere sufficientemente carico e grintoso come vorrei essere (da chimico, so che non fanno bene e non è infrequente che piuttosto dormo due ore a notte invece che prendere le benzodiapine per gli effetti indesiderati posteriori). Le domande che le pongo sono: - quanto tempo occorre per smaltire le benzodiazepine?bere molto puà essere utile? - 2 compresse settimanali (1 mg caduna) sono rischiose?possono indurre ad assuefazione?per quanto posso continuare eventualmente ad assumerle con questa frequenza, e se mi è consentito, è pericoloso? - il giorno dopo l'assunzione di benzodiazepine è pericoloso fare un aperitivo alcolico? - per eliminare il problema senza farmaci com posso fare?chi è lo specialista che più mi può aiutare (neurologo-psicologo ecc), tenendo presente che i miei sono disturbi di ansia (non legati a nulla di particolare, solo che penso tanto, soprattutto di notte e mi agito quando devo fare qualcosa di particolarmente importante). La prego di rispondermi perchè questo problema non mi lascia tranquillo. Molte grazie
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Di solito per affrontare gran parte delle difficoltà che noi incontriamo, comunememte facciamo ricorso alla "chimica" (mi permetta di fare una piccola generalizzazione) ricorrendo a sostanze che vanno da un caffè o una birra sino ad altro ancora. In altri casi, ricerchiamo tranquillità o, come professionisti, diamo tranquillità attraverso utili prescrizioni. Risolviamo il problema? Molto spesso, soprattutto quando ricerchiamo soluzioni o offriamo soluzioni senza aver ben individuato il problema alla radice, le cose non cambiano molto. Lei dice che " i miei sono disturbi di ansia non legati a nulla di particolare" e allo stesso tempo afferma di essere caratterialmente molto emotivo e timido. Ma che cosa sta esprimendo attraverso l'ansia e l'emotività (timida)? Secondo me è questo che andrebbe esplorato meglio offrendo a questo suo modo di essere di sentirsi accolto e accettato innanzitutto affinché possa esprimersi con franchezza e trovare le opportune vie d'uscita verso un futuro più gratificante. In questo caso, se il suo medico non ha riscontrato particolari disfunzioni organiche, sarebbe opportuno incontrare un professionista esperto per approfondire da un punto di vista psicologico le problematiche che ha evidenziato in questa sua richiesta. Cordialità
Risposto il: 29 Aprile 2011