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Mia madre ha scoperto la fibrillazione atriale da

Mia madre ha scoperto la fibrillazione atriale da due mesi. Ha 63 anni e pesa 69 Kg, alta 163 cm. E' affetta da dieci anni da ipertensione arteriosa , dal 2001 da diabete mellito tipo 2, dal 2005 da ipotiroidismo, tutto sotto cura farmacologica. Ci siamo rivolti ad u n cardiologo con i battiti a 138, il quale le ha prescritto prima almarithm, dopo isopthin e infine sotalex 80mgoltre alla cardioaspirina. l'aritmia c'e'sempre ma i battiti sono diminuiti e non avverte piu' il battito alla gola e senso di soffocamento e affaticamento . Per sicurezza abbiamo fatto un ecocardiogramma da un altro cardiologo, il quale ha interrotto la vecchia cura in quanto ha riscontrato dall'eco una insufficienza lieve della valvola mitralica e tricuspidalica e conseguente dilatazione dell'atrio. Ha cosi' prescritto il concor e il delaspride con iniezioni due volte al giorno di fraxiparina 0,6 e successivamente coumadin(anticoagulante) e elettroconversione. I Battiti dopo 2 gg sono a 153 evidenti al collo e senso di soffocamento. Che cosa c consiglia di fare,quale delle terapie? a chi dobbiamo credere?Grazie
Risposta del medico
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La fibrillazione atriale è un’aritmia piuttosto frequente nelle persone oltre i 65 anni e maggiormante in chi soffre di diabete, ipertensione, ipotiroidismo. La cardioversione elettrica, in un caso come questo che persiste da due mesi, è l’unica forma di terapia, previa anticoagulazione come prescritto. E’ bene che sappiate anche che prima della cardioversione elettrica sarà necessario anche un eco transesofageo. L’altra possibilità sarebbe mantenere un buon controllo della frequenza cardiaca, come deciso dal primo cardiologo, anche se va valutata comunque una terapia anticoagulante. Quindi, riassumendo: entrambe le decisioni hanno una giustificazione logica, ma è opportuna la terapia anticoagulante in entrambi i casi.
Risposto il: 06 Giugno 2007