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Mia suocera, che ha 70 anni, ha una cardimiopatia

Mia suocera, che ha 70 anni, ha una cardimiopatia dilatativa di origine geneticache le è stata diagnsticata nel 1994, da allora ha sempre mantenuto una terapia farmacologica che le ha consentito una vita abbastanza normale. Il mese scorso ha avuto delle fibrillazioni, è stata ricoverata, le hanno detto che dagli esami il cuore non si è dilatato ulteriormente e le hanno praticato la cardioversione elettrica. Anche questa volta come 14 anni fa si era formato un edma polmonare. Ora vogliono impiantarle un defibrillatore. E' una soluzione efficace? Grazie.
Risposta del medico
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La cardiomiopatia dilatativa è una malattia che provoca una dilatazione cardiaca ed una forte perdita di capacità contrattile della pompa cardiaca. Quando un cuore in queste condizioni perde il ritmo regolare e compare una fibrillazione atriale, la situazione complessiva spesso degenera e si può verificare un edema polmonare. L’impianto di un defibrillatore serve esclusivamente a proteggere il paziente dal rischio di aritmie potenzialmente mortali, ed con questo preciso obiettivo si tratta di una soluzione efficace. Se invece si vogliono migliorare le prestazioni del cuore, il defibrillatore non serve. Per questo scopo sono necessarie altre soluzioni in aggiunta al defibrillatore come ad esempio l’impianto di sistemi di resincronizzazione cardiaca (CRT). La decisione di procedere in questa direzione spetta solamente agli specialisti che devono valutare se in questo caso ci sono le indicazioni precise e se ci sono buone probabilità che la scelta sia efficace.
Risposto il: 19 Giugno 2008