La fibrillazione atriale permanente e’ una patologia sostanzialmente benigna ma ha come unica problematica un aumentato rischio di ictus. Infatti all’interno degli atri (le due camere superiori del cuore) che non si contraggono piu’ perche’ fibrillanti si possono formare trombi di sangue che possono partire dal cuore e andare ai tronchi sopra-aortici cerebrali. L’unico modo sicuro per prevenire questi fenomeni e’ assumere la terapia anticoagulante. Naturalmente a 83 anni bisogna valutare i rischi e i benefici di questa terapia perche’ puo’ predisporre ad un maggiore rischio emorragico in caso di caduta, trauma etc. Le consiglio di rivaluatare il quadro con il medico curante ed eventualmente anche con uno specialista cardiologo o internista.