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Mio padre è affetto da "fibrillazione atriale a

Mio padre è affetto da "Fibrillazione atriale a media penetranza", diagnosticata ad agosto a causa di uno Scompenso cardiaco. Trattata da 3 mesi con propafenone e chinidina, ke risultano inefficaci. Situazione: PA 13070 Peso 68kg, Toni Aritmici 80\min, MV fisiologico, Non edemi. Il medico di famiglia vorrebbe ke si sottoponesse a "shock elettrico". Io sono preoccupato perkè 4 anni fa ha avuto un Ictus ischemico, e non vorrei complicanze. Cosa fare?
Risposta del medico
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Da quanto mi riferisce il problema più grosso non mi sembra essere tanto la fibrillazione striale, quanto lo scompenso cardiaco di cui la fibrillazione atriale è verosimilmente una complicanza che a sua volta potrebbe complicare lo scompenso. In quest’ottica potrebbe essere corretto cercare di eliminare tale aritmia mediante defibrillazione elettrica visto che la terapia con farmaci sembra essere inefficace. In effetti una complicanza di tale riconversione al normale ritmo cardiaco è il verificarsi di un ictus, ma tale rischio può essere pressoché annullato impostando un corretto trattamento anticoagulante per circa un mese prima della defibrillazione e verificando prima l’assenza di trombi in atrio sinistro mediante un ecocardiogramma transesofageo. Ricordo comunque che, con la somministrazione di farmaci che evitino la presenza di frequenze cardiache troppo elevate, è possibile convivere senza problemi rilevanti anche in presenza di fibrillazione atriale permanente.
Risposto il: 20 Dicembre 2004