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Mio padre, ottantenne, nell'ottobre 2005 ha fatto

Mio padre, ottantenne, nell'ottobre 2005 ha fatto una coronarografia dalla quale è risultato:" stenosi del 50% dell'IVA media, del 90% dell'IVAd, del 90% della CX media con una coronarica destra ipoplasica. Aneurisma dell'aorta toracica ascendente di 4,8 cm e addominale 4 cm". Vorrei sapere se può avere un grande infarto. Da un pò di tempo ha pressione al di sotto dei 110/80 e con battiti che vanno da 55 a 75. La mattina si alza con pressione di 120/80 e battiti 57/60 ma poi, appena dopo aver fatto colazione e preso le medicine, comincia a sudare, diventa pallido,a sentirsi stanco e la pressione gli crolla al di sotto dei 90/70 e i battiti gli arrivano anche fino ai 75 al minuto.Alcune volte ciò si accompagna a nausea. Le preciso che prende monocinque 20 mg tre volte al giorno, cardioaspirin 100, norvasc 10mg alla sera, sequacor solo se i battiti sono superiori a 60 e Carvisin 5 sublinguale al bisogno. Mi dica che vuol dire questo andamento della pressione? forse è quel 10% di luce che gli restava alle coronarie malate si è ancora ridotto? Con quei sintomi siamo in presenza di IMA? Le preciso che non è diabetico. In tutta sincerità: tali sintomi sono segno di una sua morte prossima ? Mi dia una risposta al più presto. Grazie.
Risposta del medico
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I dati che Lei fornisce sono probabilmente riconducibili ad un dosaggio eccessivo di farmaci ipotensivi. Ne parli con il suo cardiologo che modificherà la posologia ed eventualmente l’orario di somministrazione dei farmaci e, valutando la coronarografia ed eventuali altri test potrà indicare se necessario un intervento di rivascolarizzazione delle coronarie malate. La presenza di una stenosi coronarica anche critica (oltre il 70%) non è necessariamente predittiva di un infarto nel territorio irrorato da quel vaso. La terapia farmacologica serve per impedire che la malattia progredisca e che il cuore soffra successivi insulti ischemici.
Ritengo, comunque che suo padre debba avere un controllo cardiologico frequente, riferendosi periodicamente ad un cardiologo o centro cardiologico di fiducia.
Risposto il: 09 Ottobre 2006