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Nel gennaio del 2006 in un controllo ematico per

Nel gennaio del 2006 in un controllo ematico per astenia e nausea, riscontro got 700 e gpt 1700, eosinofili 17%. Dopo innumerevoli controlli ( RM epatica, TAC, epatobiopsia e controlli ematologici) si conclude con una diagmosi di epatopatia su propabile base allergica nei confronti dell'antipertensivo che assumevo regolarmente da alcuni mesi. Dopo un graduale miglioramento, nell'aprile dello stesso anno lamento un peggioramento della sintomatologia, dei valori epatici e relativa alterazione dell'attività protrombinica ed un concomitante rialzo degli ANA 1:400 e degli ANCA. Inizio terapia con deltacortene 25X2 e Konakion. A Giugno inizio terapia con Azatioprina 100 al dì e riduco gradualmente il delta cortene. Le transaminasi e il gamma gt rientrano nei valori nell'agosto del 2006 ma nel Dicembre s.a. in corrispondenza ( almeno temporale ! ) dell'ulteriore dimezzamento del Deltacortene a mg 2,5, i valori delle transaminasi, pur rimanendo nei limiti dei valori medio-normali, raddoppiano e compare un aumento, solo nei valori percentuali degli eosinofili fino al 12,4%. Essendo a conoscenza che in letteratura si evidenziano delle gravi ricadute alla interruzione o al cambiamento dei protocolli terapeutici la mia ovvia domanda è : Dovrò continuare per sempre tale terapia oppure ho speranze di poter diminuire o interromperla? Puntualizzo che ho 47 anni, iperteso e " obeso" ( Kg 118 per un metro e ottanta). Colgo l'occasione per ringraziarvi anticipatamente del vostro interessamento e per il servizio che date agli utenti.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
Dai (pochi) dati che riporta sembra di capire che lei è affetto da una malattia epatica cronica autoimmune per la quale la terapia più efficace è proprio rappresentata dall’uso di cortisone. Purtroppo l’andamento nel tempo di tale malattia è estremamente variabile da soggetto a soggetto pertanto non si può prevedere se dovrà o meno prendere cortisone per lungo periodo di tempo. Certamente esistono speranze che possa diminuire o interrompere la terapia cortisonica, in caso di remissione della attività della malattia.
Risposto il: 20 Giugno 2008