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Buona sera,sono Claudio, ho 39 anni e circa due anni fa ho iniziato a soffrire di dolori al gluteo dx con accentuazione nella posizione in piedi o dopo camminata, senza interessamento della gamba.Pensando fosse dovuto ad un problema di natura muscolare, ho consultato uno specialista in medicina fisica e terapia riabilitativa il quale ha imputato il dolore alla dismetria degli arti per circa cm 1, consigliando terapia riabilitativa e posturale nonchè miorilassanti, senza alcun beneficio di rilievo.A seguito di ulteriore consulto con un ortopedico e un neurochirurgo, ho effettuato una risonanza magnetica che ha evidenziato a L4-L5 "...iniziale disidratazione del disco che appare globalmente protruso ", ritenuto da entrambi gli specialisti non responsabile del dolore lamentato.Ho anche effettuato sei mesi di ginnastica posturale senza avere alcun risultato utile. Durante una ulteriore consulenza, lo specialista ortopedico, sulla scorta dei magri risultati delle terapie precedenti, ha sospettato una sacroileite dx, per l’effetto di una scissurite che mi ha colpito in età infantile, ed ha prescritto una serie di esami. Gli esami del sangue effettuati al proposito hanno avuto i seguenti esiti: Emocromo, VES, PCR, Reumatest, uricemia hanno evidenziato solo fuori dei valori di VES a 12 mm e indice di Katz a 22 ratio. Rx torace ha evidenziato " ..inspessita la pala inferiore della grande scissura di dx " , mentre la TAC ha evidenziato " regolari le sincondrosi sacroiliache e le articolazioni coxo femorali bilateralmente ". Pertanto, il Dottore ha prescritto due cicli di cura mensili ed uno quindicinale, con Rifadin 600 mg, intervallati da periodi quindicinali di sospensione del farmaco.Già con i primi due cicli mensili si è avuto un netto miglioramento in quanto riuscivo a stare in piedi senza dolore anche per più ore.Conclusa questa fase della terapia, lo specialista riteneva di poter sospendere l’utilizzo del farmaco e di prescrivere delle passeggiate di 5 minuti con bicicletta su percorso piano.Tuttavia, a seguito di movimenti fisici saltellanti, si è riaffacciato lo stesso dolore, anche se con una minore intensità, e lo specialista ha prescritto un nuovo mese di cura con Rifadin dopo circa quattro mesi dalla fine della precedente terapia: anche a seguito di questo nuovo ciclo il dolore è diminuito nuovamente ma senza scomparire del tutto. Ringraziandovi anticipatamente per la risposta, ritenete che la diagnosi possa essere corretta? In caso affermativo, vi sono terapie alternative al Rifadin?Infatti, a seguito di controlli eseguiti dopo la prima terapia, si sono riscontrati i seguenti valori: urea 10 mg/dl, creatinina 0,96 mg/dl, clearance creatinina 181,3 ml/min, creatinina urinaria 250,6 mg/dl; successivi esami hanno dato i seguenti esiti: azotemia 35mg/dl, creatinemia 1,0 mg/dl, clearance della creatinina 144,26 ml/min, creatininuria 159,8 mg/dl.
Risposta del medico
Dr. Tiziano Gastaldi
Dr. Tiziano Gastaldi
Specialista in Reumatologia e Ortopedia e traumatologia
L'esame clinico é fondamentale; in ogni caso ha un problema discale al rachide per cui per poter dire se i sintomi derivano da quello o no é dpveroso visitare il paziente e in caso di dubbio, eseguire una elettromiografia agli arti inferiori. Anche una radiografia dinamica del rachide lombosacrale sarebbe utile.
Risposto il: 13 Febbraio 2009