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Buonasera, scrivo per far presente un problema a me non molto chiaro.Mia nonna (83 anni) il 13 febbraio 2011 ha avuto un ictus ischemico molto pesante.In seguito a questo evento è stata ricoverata presso il reparto di neurologia dell'ospedale della mia città.Preciso che l'ictus ha paralizzato tutto il lato destro, e non parlava.Dopo vari controlli (TAC) risultava un ematona nella zona centrale del cervello.Parlando con i dottori ci han riferito che la nonna per circa 10-15 giorni sarebbe stata nella fase "critica" per un'eventuale ricaduta.Ebbene questi giorni son trascorsi tranquilli seppur la nonna non riprendeva a parlare e a muoversi.Trascorsi circa 20 giorni mia nonna è stata trasferita presso un centro anziani per la cosiddetta "continuità assistenziale" in attesa di letto e varie attrezzature per portarcela a casa.Preciso che già in ospedale la nonna (specialmente negli ultimi giorni) non mangiava e quindi era debilitata.Una volta trasferita ( 4 marzo 2011 ) la nonn continuava a non mangiare ma veniva comunque idratata tramite flebo.Di conseguenza in data 6 marzo 2011 la nonna presentava colorito violaceo in volto, gli occhi presentavano un velo "appannato" ed erano sempre chiusi.In seguito a ciò il personale competente della struttura ci rassicurò perchè ritenevano che la nonna avesse una forte depressione (somministravano dapararox 30).Il giorno successivo ci siam ritrovati la nonna in fin di vita, viola in volto occhi appannati, praticamente irrigidita.Il medico curante rilevò l'assenza di pressione sanguigna e battito quasi nullo.Infatti poco dopo la nonna è spirata, ma prima esalando gli ultimi respiri la nonna fece due smorfie di dolore stringendo i denti (sembrava quasi le fosse venuto su dell'acido) in questo frangente notammo che le gengive e i denti della parte inferiore della bocca erano pieni di sangue.A decesso avvenuto ci chiediamo ancora perchè la nonna è mancata.Ictus emorragico o collasso cardiaco?o altro?aiutatemi per favore
Risposta del medico
Dr. Massimo Barrella
Dr. Massimo Barrella
Specialista in Neurologia
Mi dispiace, ma per stabilire la causa della morte di un paziente ricoverato e in osservazione sanitaria bisogna, con grande cautela e precisione, valutare tantissimi elementi complessi e delicati. Capisco lo sconcerto di voi familiari, ma in queste questioni le apparenze ingannano e da parte dei "profani" in medicina, specie se addolorati, viene spontanea la tendenza a cercare delle responsabilità penali di fronte alla tragedia. Se avete dei dubbi, è vostro diritto investire l'autorità giudiziaria per fare luce sulla vicenda. I giudici assumeranno il parere di medici specializzati che saranno in grado di valutare l'eventuale colpa professionale nel decesso della vostra congiunta. Saluti
Risposto il: 14 Marzo 2011