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Esperto Risponde

per quanto usarli?

salve ho una bambina affeta da fibrosi cistica lieve ed atipica, nonostante quest'inverno è stato un calvario ci è stato anche detto che spesso fa sinusiti e che la patologia non è grave anzi la bimba di 7 anni è sanissima ma siamo stati costretti ad usare da ottobre a ora a conti fatti non continuativi ma a cicli quasi 74 giorni di antibiotici per via orale. la domanda è questa quanto tempo se è necessario può essere usato l'antibiotico? ci sono pubblicazioni scientifiche che parlano di mesi e mesi quasi 5 ? e vero o falso ?grazie vi porgo distinti saluti
Risposta del medico
Dr. Paolo Noschese
Dr. Paolo Noschese
Specialista in Malattie dell'apparato respiratorio

La sua domanda posta in maniera semplice è, di converso, particolarmente complessa. Nei pazienti affetti da fibrosi cistica uno dei caposaldi della terapia è certamente l'antibiotico. Questo ha il compito preciso di combattere il prevalere delle popolazioni batteriche sulle difese immunitarie locali. Solo a presentarla così ci si può porre la domanda: ma posso prevenire in qualche modo questo prevalere dei batteri? La risposta è si. Mediante cicli di FKT respiratoria che consentono una migliorata espettorazione e, pertanto, una minor quota di secreto stagnante nelle vie aeree profonde. Ancora, è estremamente utile anche la prevenzione mediante pulizia continua delle prime vie aeree in quanto questi pazienti sono affetti spesso da sinusiti, riniti, faringiti, ecc. che possono essere punto di partenza di infezioni respiratorie inferiori. Neanche voglio dilungarmi sull'opportunità nel mantenimento di tante buone abitudini a volte dimenticate; va ricordato che ogni forma di infezione delle vie aeree va curata a letto a temperatura costante. L'abitudine, in alcune famiglie, di far stare i figli febbricitanti in pigiama sul divano del tinello è da abbandonare. La durata della terapia antibiotica, ancora, può dipendere dalla sua scelta adeguata: un antibiogramma su un prelievo di secrezioni mucosa profonde potrebbe aiutarci ad individuare il farmaco più adatto al momento che potrà, conseguentemente, meglio conbattere l'infezione e distanziare il prossimo ciclo di terapia. Tante sono le cose con potrei ancora scrivere in merito: quello che volevo ottenere, però, è farle intendere che la durata di una terapia antibiotica o i cicli ripetuti di essa non sono determinati in astratto ma sono correlati allo stato del paziente o meglio da come il paziente giunge alla terapia antibiotica stessa.

Risposto il: 03 Aprile 2012