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Planning terapeutico

Gentili Dottori,a ventidue anni (nel 1981) sono iniziate le prime crisi depressive, violente e con sintomi e sensazioni che per all’inizio non riuscivo a capire (doloroso groppo alla gola e continua voglia di piangere, angoscia ininterrotta, ‘mal di testa’ che duravano per mesi interi durante i quali avevo la sensazione di essere diventato incapace di pensare: la mia mente si svuota completamente e lascia il posto solo al dolore ‘mentale’, costringendomi a non fare più nient’altro che isolarmi in casa al buio).All’epoca, per circa sette anni, ho frequentato uno psicoanalista freudiano senza ottenere alcun beneficio; in seguito ho frequentato anche altri dottori di diverse specializzazioni ma per tempi inferiori e sempre senza nessun risultato. Circa tre anni fa, esausto per le crisi che durano anche 2-3 mesi con brevissimi periodi di tregua, ho chiesto al mio medico generico di iniziare una terapia con antidepressivi (Efexor), aumentata fino a 150 mg e seguita poi da un neurologo (junghiano). La cura è stata efficace quasi fin da subito e anche se gli stati depressivi continuano perlomeno la medicina riesce a contenere i picchi insopportabili delle crisi. Dopo sei mesi, con l’approvazione del neurologo, ho voluto provare a sospenderla. Ma visto che dopo un mese le crisi erano tornate invariate e considerato che dal neurologo non potevo ricevere altro genere di aiuto, ho sospeso gli incontri e ho proseguito la stessa terapia farmacologica controllato dal medico generico.Ora sono più di due anni che prendo il farmaco senza interruzioni. Volevo sospendere, per vedere se in questo periodo qualcosa fosse cambiato, ma ho notato che alcune volte le crisi, come dire, cominciano a fare capoccella anche sopra la protezione del medicinale. Allora mi chiedo se non sia il caso di continuare a prenderlo. Per quanto tempo ancora, secondo voi?Grazie. Stefano
Risposta del medico
Dr. Antonio Spadaro
Dr. Antonio Spadaro
Specialista in Neurochirurgia e Neurologia
Gentile Sigg.re Tutti noi del mestiere sappiamo come l'Efexor sia tra i primi della classe in tema di terapia della depressione. Ottimi risultati sulla sintomatologia, anche a breve, ma sopratutto minore incidenza delle recidive nel tempo. Ascolti: La regola1 della terapia nn sintomatica della depressione è che tutti gli episodi, dico tutti, maaggiori e minori, debbano scomparire per mesi, ed arrivare allo 0 assoluto. Lei ancora questo nn lo ha . quindi, per il momento: potenziare la terapia antidepressiva, nn con altro antidepressivo, ma con uno stabilizzatante del tono dell'umore, preso in piccole dosi. Bisogna assistere alla risoluzione totale degli episodi. Controllo a 3 mesi con monitoraggio del tono dell'umore. Ricordi l'Efexor è uno dei pochi farmaci dove si può parlare di regressione totale della depressione per anni.
Risposto il: 30 Dicembre 2010