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Esperto Risponde

Problemi Visivi, visita oculistica o neurologica?

Salve, volevo esporvi un problema che mi dura da anni. Premetto che ho fatto Tac, visita oculistica e anche visita e esami tramite Day Hospital per questo tipo di problema. Dall'età di 13 anni (oggi ne ho 26), sono passato dall'addormentarmi bene, nel svegliarmi con dei giramenti di testa, all'epoca non ci diedi molto peso. Col tempo, ho notato che il problema persisteva, così abbiamo deciso di optare per visite e esami tramite Day Hospital, ma mi venne detto che sembrava tutto Ok. Successivamente, dato l'insistersi di questo problema, ho optato per una visita oculistica con fondo oculare, quest'ultima, anch'essa, risultata tutta ok. Anche Tac, tutto nella norma. Oggi, dopo ben 13 anni, 24 ore su 24, continuo ad avere questi problemi, ovvero. Vista offuscata, soprattutto quando tendo di focalizzarmi su qualcosa/qualcuno da lontano, sensazione di giramenti di testa, difficoltà nel focalizzare e stordimento, ogni cosa che vedo, mi sembra di vedere una fotografia, non c'è più quella percezione di realtà. Ad oggi sono ancora senza lavoro, patente con pochissima vita sociale. Sono andato anche da uno psicoterapeuta, ma la mia convinzione mi porta a pensare che sia legato ad altro e non a problemi di tipo psicologico. Non c'è stato 1 minuto che mi sia sentito come prima, vorrei uscirne, ma non so proprio dove iniziare a mettere mano. Pensavo che la mia prima tappa sia quella di ripetere l'esame oculistico, per poi procedere verso un neurologo. Volevo dei vostri pareri su questa situazione che mi sta devastando. La voglia di uscire, di fare le cose ce l'ho, è tanta, ma vengo sempre limitato a causa di tutto questo. Vorrei sapere se ci sono altri esami che potrei fare, soprattutto in ambito oculistico, dato che la mia "percezione" mi porta sempre a pensare che sia un problema di quella zona.

Risposta del medico
Specialista in Neurologia

In assenza di altri dati di anamnesi personale e familiare e restando ai sintomi riferiti, la persistenza quotidiana di tale complessa sintomatologia certamente ha condizionato lo sviluppo psico sociale e forse affettivo come del resto spesso nelle patologie croniche; d'altra parte la riferita negatività delle indagini fin ora eseguite è da considerare nel percorso diagnostico terapeutico. comprensibile la proposta del paziente circa un nuovo work up diagnostico certamente con riferimento a specialisti oculisti e neurologi ed eventualmente ad esami di neuroimmagine come la risonanza magnetica del'encefalo, comunque un percorso di tipo psicoterapeutico lo ritengo essenziale. credo anche che solo il medico curante potrebbe tirare le fila di tali percorsi che andranno considerati tutti insieme..

Risposto il: 26 Ottobre 2020