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Esperto Risponde

Produzione muco orecchio

Buonasera. Mi risveglio sempre con orecchio tappato e sensazione di ovattamento. Dopodichè durante il giorno l'orecchio si stappa gradualmente, con fuoriuscita di muco in maniera costante e continua per tutto il giorno, tramite scolo retronasale. Il muco è biancastro e schiumoso, con consistenza densa, non liquida, e devo deglutire per farlo scendere. Non ho problemi di respirazione in quanto naso e gola sono liberi, anche se ho il setto nasale lievemente deviato verso sinistra. Ho gravi problemi di autofonia, in quanto durante il giorno sento muoversi il muco nell'orecchio attraverso crepitii e rumori simili con rimbombo e fastidio continuo mentre parlo o ascolto suoni troppo vicini. Il problema si protrae da circa un anno e mezzo (febbraio 2018) ed è insorto in seguito ad alcuni interventi ortodontici (semplici otturazioni), anche se non posso attribuire la causa del disturbo a questo fatto. Mi hanno prescritto diversi esami per trovare la causa di questo muco, tra cui eco all'orecchio medio che ha escluso problematiche strutturali; una rmn mandibolare che ha evidenziato lussazione del condilo sx con malocclusione dentale che sto curando da marzo 2019 con byte notturno prescritto da specialista gnatologo. Tutt'oggi non ho trovato giovamento dall'uso del byte. Ho eseguito a giugno 2019 un ciclo di 12 insufflazioni endotimpaniche con metodo politzer che hanno liberato la tuba di eustachio. Tuttavia la produzione del muco è costante e continua e la causa non è ancora stata trovata. Sono stato da 4 specialisti otorinolaringoiatri, un medico gnatologo e due chirurghi maxillofacciali e nessuno ha trovato la soluzione del mio problema. A questo punto non so più a quale specialista rivolgermi per identificare la causa e la risoluzione del mio problema. Grazie a chi mi risponderà.
Risposta del medico
Specialista in Chirurgia odontostomatologica
Gentile Paziente, "lussazione del condilo sx con malocclusione dentale che sto curando da marzo 2019 con byte notturno prescritto da specialista gnatologo" la Gnatologia è di un campo alquanto fumoso, con poche o nulle certezze scientifiche, molta approssimazione, e ampia variabilità di comportamenti nei vari operatori che si definiscono "gnatologi". Ognuno impiega i bite , n ella tipoilogia e nella prescrizione di ore/giorno che, nella propria esperienza e in rapporto alla patologia che affronta, ritiene più efficaci, per cui ogni diversa opinione, tanto più via rete, non sarebbe giustificata. Diceva un saggio che non importa di che colore é il gatto: l'importante è che prenda i topi. Fra i vari approcci gnatologici possibili, personalmente privilegio il trattamento con bite in tutte le 24 ore, pasti esclusi: si tratta di uno schema terapeutico contemplato nella lettertatura scientifica, e che sono quindi pienamente legittimato a proporre, senza nulla togliere ai Colleghi che operano diversamente. Il disagio durante il giorno, se il bite è ben conformato, dura solitamente pochi giorni: il cava e metti , invece lo perpetua. In problema ATM é un problema ortopedico: nessun ortopedico le consentirebbe di togliersi il gesso di giorno e di rimetterlo la sera, solo perché non se la sente di andare al lavoro con il gesso. La prescrizione di un bite, in un caso come il suo è probabilmente corretta, ma dire "un bite" é come dire "una pillola" : rappresenta un trattamento assolutamente individuale i (diffido dei preconfezionati che si vendono in farmacia), e , come una pillola consiste nello sbocco terapeutico di una diagnosi che deve essere corretta, e corretta deve essere anche la modalità di assunzione, (e solo a queste condizioni la pillola può risolvere la patologia), così il bite rappresenta la configurazione tecnica e artigianale di un ragionamento diagnostico e di una ipotesi terapeutica formulata dal dentista-gnatologo che lo prescrive e fa realizzare: è quest’ultima, cioè la prestazione culturale che il paziente acquista, non l'oggetto artigianale che qualunque tecnico realizza in un'ora di lavoro, e che è di infimo valore venale se disgiunto dalla prima. Se, ad esempio, un bite è stato prescritto per non bruxare la notte , è molto probabile che il Collega non abbia inteso considerare altri sintomi lamentati anche più importanti, che, sottolineo, non sono presenti solo di notte. Per quel che mi riguarda , dunque ritengo più efficace un bite che si porta h 24 : la notte dura 8 ore , e con 8 ore avanti e 16 indietro si rischia di non fare molta strada. E' ben vero che una certa memoria posturale potrebbe far mantenere un buon risultato anche togliendo il bite di giorno, ma si tratta di una risposta favorevole individuale, sulla quale ho deciso non contare quando tratto un paziente , in particolare con un quadro come il suo. Anche queste sono mie considerazioni personali. Resta ovviamente da capire anche se il bite le é stato prescritto considerando specificamente le caratteristiche del suo quadro clinico, in particolare l'incoordinazione condilo-meniscale, che non le insorge solo di notte. A questo punto, nel suo caso, suggerirei la ricerca di una seconda-terza opinione: o cambia ORL, o cambia gnatologo o....sopporta il problema. Trova ulteriori notizie su questo argomento visitando il mio sito internet, digitando il mio cognome e nome su Google. Se crede, può richiedere un appuntamento presso il mio studio a lei più vicino (Roma, Parma o Vicenza) Cordiali saluti ed auguri
Risposto il: 16 Luglio 2019