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Esperto Risponde

Prurito e chiazza bianca al glande

Buon pomeriggio, Le scrivo per avere un consulto in merito ad alcune problematiche che ad oggi non sono riuscito a risolvere. Circa un mese fa, dopo un periodo in cui sentivo prurito al glande, si è presentata una zona dove sono sorte delle chiazze biancastre, che a volte vengono via strofinando semplicemente con le mani, ma che si ripropongono dopo qualche giorno.
Sono stato da un urologo, il quale dopo la visita e dopo un'ecografia mi ha prescritto gli esami delle urine, l'urinocoltura ed il tampone cutaneo sul glande. Fatte tutte le analisi prescritte, gli esiti sono stati: esame urine negativo, urinocoltura negativa, tampo e cutaneo glande presenza del batterio proteus mirabilis. Ho fatto la cura antibiotica con ciproxidin 500 1 pastiglia ogni 12 ore piú lavaggi a bagno maria del pene con acqua e bicarbonato ogni sera. A fine trattamento la chiazza bianca era rimasta.

Ho rifatto il tampone cutaneo del glande 4 giorni dopo la sospensione della terapia antibiotica. L'esito é stato positivo, batterio riscontrato: stafilococco aureo. Ho portato il risultato al mio medico curante il quale mi ha prescritto: rifadin 300, 1 compressa ogni 12 ore per otto giorni; crema fucidin 20 mg applicazioni mattina e sera, lavaggi serali del pene con acqua e bicarbonato. La terapia nei primi 2 giorni sembrava funzionare, poiché la chiazza bianca si era ridotta, anche se all'affievolirsi del colore biancastro si presentava un rossore qua e la. Fino al quinto giorno la situazione é rimasta stabile, dopo di che è iniziato l'effetto contrario con conseguente ritorno alla situazione iniziale, con l'aggiunta che il glande è rimasto un po' secco, poco lubrificato.
Ho prenotato nuova visita presso il centro dermatologico e malattie sessualmente trasmissibili per lunedi mattina. Nel mentre vorrei avere un parere per stare un po' tranquillo, viste le diverse terapie intraprese non andate a buon fine. Attendo un suo cortese riscontro ed anticipatamente la ringrazio per l'interessamento. Cordialmente saluto.

Risposta del medico
Specialista in Dermatologia e venereologia e Tricologia

Il tampone cutaneo in questi casi è importante ed immagino che l'antibiotico sia stato somministrato dopo antibiogramma, ossia l'antibiotico più attivo. Evidentemente c'è stata resistenza batterica. Invece non capisco i lavaggi con acqua e bicarbonato, piuttosto un lavaggio con sapone di Marsiglia uso di biancheria in cotone rigorosamente bianca.
Cordiali saluti Dott.ssa Sonia Devillanova

Risposto il: 24 Febbraio 2017