Gentile signore per rispondere alla sua domanda devo fare alcune premesse. La valutazione clinica di un paziente non sempre può essere effettuata correttamente sulla scorta della sola relazione di un esame radiografico. Questo, infatti, esprime l'aspetto dell'organo e non la sua funzionalità. Quadri radiografici di normalità non possono prevedere significativi quadri di deficit respiratorio e viceversa. Alla sua età, non veneranda ma comunque superiore ai 74 anni, è possibile repertare tutta una serie si segni di pregresse malattie oltre ai possibili danni irreversibili della sua precedente abitudine al fumo. Non dimentichi che la"sensibilità" ai danni prodotti dal fumo è indiviuale. Una recente influenza, poi, può aver lasciato sul campo polmonare residui di infiammazione delle vie aeree che non sporadicamente inducono vari gradi di ostruzione bronchiale, specialmente in ex fumatori, e, conseguentemente a ciò, una maggiore rarefazione della struttura polmonare a causa di un maggior "intrappolamento" di aria nelle vie aeree con conseguente rarefazione della trama. Infine, raccordandomi a quanto scritto in apertura, altre indagini, quali la spirometria e la saturimetria, possono ampliare il panorama dei dati in possesso del clinico che dovrà valutare questo esame radiografico nel contesto della valutazione del suo stato di salute.