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Esperto Risponde

Recidiva nel seno controlaterale

Salve, chiedo cortesemente un vs consiglio relativamente ad una decisione che mi accingo a prendere: 1 anno fa mi è stato diagnosticato un Cancro al seno dx di tipo duttale infiltrante e multifocale G2- recettori ormonali negativi -c erb 2 20% - cell 2+ fish negativa. (T4N0M0) nodo QSE 4 cm di diam.
Ho eseguito chemio neoadiuvante 4 cicli protocollo EC 120 accellerato + 3 cicli TXT trisettimanale + capecit 7-20. Sono stata poi sottoposta a Mastectomia radicale mod. secondo Madden con linfadenectomia ascellare. L'esame istologico reperta presenza di microfocolai residui di Carcinoma duttale pR1, T1mic; L0, V0, N0 LINFONODI NEGATIVI. Ho quindi effettuato un periodo di 4 settimano di chemio adiuvante con endoxan e methotrexate. I controlli effettuati sono ok. Devo ora effettuare la ricostruzione del seno con sostituzione dell'espansore inserito all'atto dell'operazione. Premetto che attualmente ho 45 anni e all'età di 15 ho avuto un linfoma di hodking superato con chemio (MOP) radioterapia e splenectomia. Poichè temo la possibilità di recidive nel seno controlaterale sto seriamente valutando l'idea di una mastectomia preventiva anche al seno sx. Gli specialisti consultati lasciano a me la decisione pochè alla stato attuale non c'è indicazione ad effettuare tale intervento. E' eccessiva la mia preoccupazione o c'è qualche reale relazione tra i due tumori avuti, inoltre mi spaventa il fatto che la diagnosi avuta per il tumore al seno, non certo in fase iniziale, è avvenuta a solo 1 anno dall'ultimo controllo eco e mammografico che non dava alcuna preoccupazione. ringazio e spero di ricevere a breve una risposta. saluti.
Risposta del medico
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Innanzi tutto occorre sapere se esiste una familiarità di primo grado per ca mammario e ovario; converrebbe, inoltre, valutare la situazione genetica con lo studio del BCRA1 e 2. Indubbiamente la mammella controlaterale ha un rischio maggiore, rispetto alla popolazione generale, di andare incontro a trasformazione neoplastica e, quindi, l’idea di eradicare il rischio non è peregrina… Poi i colleghi chirurghi plastici fanno ormai miracoli. Auguri.
Risposto il: 15 Marzo 2006