Ringrazio per la precedente risposta HH/1L56480 del 18/10/2006. Ma purtroppo sono sempre più preoccupata della mia situazione che non trova una risoluzione definitiva. Mi spiego. Successivamente ho eseguito ancora esami di controllo e precisamente:In data 12/10/2006AST 24 (V.N. 15-37)ALT 60 (V.N. 30-65)GAMMA GT 19 (V.N. 5-55)P.C.R. 0,18 (V.N. 0-0,3)In data 17/10/2006HCV RNA QUALITATIVO NEGATIVO Sensibilit. > 50Ul/mlIn data 15/11/2006AST 26 (V.N. 15-37)ALT 53 (V.N. 30-65)GAMMA GT 16 (V.N. 5-55)In data 20/11/2006HCV RNA QUALITATIVO POSITIVO Sensibilit. > 50 Ul/mlIn data 04/12/2006AST 24 (V.N. 15-37)ALT 50 (V.N. 30-65)GAMMA GT 19 (V.N. 5-55)HCV RNA QUALITATIVO POSITIVO Sensibilit. >50 Ul/mlHCV RNA QUANTITATIVO >615 Sensibilit. >615In data 04/12/2006 presso altro laboratorio clinico del Policlinico di BariTransaminasi nella normaHCV RNA QUALITATIVO DUBBIO stanno ripetendo l'esameHCV RNA QUANTITATIVO >615 Sensibilit. >615Tutto questo ha generato in me una confusione totale e uno stato di angoscia da cui non riesco ad uscire.Era dai primi di agosto che avendo riscontrato ANTI HCV Positivo effettuavo regolarmente il controllo dell'HCV RNA qualitativo, venuto il risultato sempre negativo e che la situazione verificatsi il 25/07/2006 era stata determinata da altri virus (avevo preso la mononucleosi) che avevano portato i valori delle transaminasi alle stelle. Anche la Vostra risposta mi aveva orientato in tal senso. Ero un po' più tranquilla fino all'esame del 20/11/2006 (ricevuto in data 01/12/2006). La mia paura è anche orientata verso i miei familiari e soprattutto verso mio marito. Avevamo abbandonato il rapporto protetto. Ci possono essere problemi per lui? Quanto tempo deve attendere per fare eventualmente qualche test considerato che l'ultimo rapporto risale al 29/11/2006? C'è da premettere che l'epatologo che mi segue è dell'avviso di iniziare subito la terapia con l'interferone. Non so cosa fare. Attendo con ansia una vostra risposta. Grazie, Tina da Bari
La sua condizione clinica necessita di essere valutata con maggiore attenzione nell’ambito di una visita medica che non è possibile effettuare in tale contesto. Sembra di capire che comunque il test HCV-RNA è risultato più volte positivo (le suggeriamo di eseguire il test di ultima generazione con metodica Taqman) e questo depone per una conferma dell’infezione da virus C. A questo punto diventa indispensabile effettuare il test per la ricerca del genotipo di HCV. Infatti a seconda del genotipo risultante si può stabilire un programma diagnostico-terapeutico diverso (biopsia e terapia antivirale per 12 mesi per i genotipi 1 e 4. No biopsia e terapia per 6 mesi per i genotipi 2 e 3). Solitamente l’epatite C non si trasmette attraverso i rapporti sessuali, anche non protetti, né in famiglia (basta avere l’accortenza di utilizzare in maniera individuale le forbicine per le unghie, spazzolini per i denti, pettine e spazzole, rasoi). In ogni caso conviene attendere per lo meno 3-4 mesi prima di effettuare un controllo per suo marito. Siamo dell’avviso di attendere ulteriore risultati (soprattutto il genotipo) prima di iniziare la terapia con l'interferone.