Logo Paginemediche
  • Programmi
  • Visite
  • Salute A-Z
  • Chi siamo
  • MediciMedici
  • AziendeAziende
decorazione 1
decorazione 2
decorazione 3
decorazione 4
decorazione 5
decorazione 6
circle
circle
Esperto Risponde

Salve sono una donna di 30 anni che dal 1993

Salve sono una donna di 30 anni che dal 1993 convivo con un uomo HCV positivo con viremia elevata (genotipo 2a/2c). Quest'anno mio marito si è sottoposto alla cura con Pegintron e Rebetol e già dal 3° mese dall'inizio della cura è risultato hcv-rna qualitativo e quantitativo negativo con transaminasi nella norma. Circa un mese fa ha rifatto il test che è risultato ancora negativo. Il suo medico epatologo gli ha confermato che è guarito (anche se gli ha consigliato di rifare un controllo tra sei mesi). Ora io vorrei sapere: possiamo stare tranquilli in ambito familiare, visto che abbiamo una bambina di 10 mesi? Ci sono rischi di contagio? Lui si è molto rilassato, mentre prima era tanto scrupoloso, ogni piccola ferita la disinfettava e la copriva immediatamente. Per quello che mi riguarda ho fatto il test anti-hcv ogni anno che è risultato finora negativo. Devo continuare a farlo? Un'ultima domanda: l'altra sera mi è capitato di asciugarmi le mani con un asciugamano da lui usato circa tre ore prima e mentre mi asciugavo ho notato che era sporco di Sangue (due piccole macchie); dal momento che io avevo le mani screpolate con due piccolissimi gretti pensa che in caso di recidiva del Virus di mio marito ho rischiato di infettarmi? Grazie, è molto importante, soprattutto perché ancora sto allattando mia figlia.
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
In considerazione del fatto che ha avuto una ottima risposta alla terapia con scomparsa del virus C dal sangue, non ci sono rischi di contagio, non essendo presente il virus nel sangue. Non è necessario che il coniuge esegua il controllo di anti-HCV ogni anno, né deve preoccuparsi in merito alla condivisione dell’asciugamani in quanto è necessario che vi sia la penetrazione del sangue infetto all’interno dell’organismo ricevente l’infezione.
Risposto il: 13 Dicembre 2005