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Salvea novembre del 2009 a mia mamma è stato

SalveA novembre del 2009 a mia mamma è stato diagnosticato un papilloma superficiale alla vescica urinaria successivamente ad ecografia e cistoscopia. E' stata quindi sottoposta ad intervento chirurgico i primi di dicembre grazie al quale è stata asportata la massa tumorale. Dalla prima settimana dopo l'operazione ha iniziato la cura con un appurato farmaco chemioterapico che le veniva somministrato in ospedale una volta a settimana circa. Fatta, a termine della fase più significativa della terapia, un' ulteriore cistoscopia è stato rilevato, ai fini del tumore, una normale situazione clinica (papilloma egregiamente asportato) ma sono state evidenziate anche delle petecchie (si suppone di sangue) attorno al collo dell'uretra a cui il dottore non ha dato molta importanza.La settimana prima di Pasqua mia mamma ha iniziato a urinare sangue, prima microematurie che poi però si sono intensificate con il passar del tempo: diagnosi ad occhio Cistite. E' iniziata quindi la fase antibiotica (a cui i dottori l'hanno sottoposta senza alcun antibiogramma) prima medicinali meno forti come il CIPROXIL per poi chiudere con una cura di 6 giorni con un betalattamico.Tuttavia nonostante la cura, l'altra mattina, pur senza i forti dolori di quindici giorni prima) mia mamma ha riscontrato molto sangue nelle urine (specie dopo aver defecato) e stamattina nuovamente.E' stata quindi ricoverata d'urgenza in ospedale oggi 18 aprile 2010.Dall'ecografie si continuano ad osservare petecchie di sangue; domani farà un'altra cistoscopia e sentiremo.Sono quasi certo che la cistite sia stata provocata da infezioni durante il trattamento succeduto al papilloma, magari qualche strumento infetto o una non corretta sterilizzazione della zona (mia mamma ricorda che non sempre le veniva sterilizzata la zona con la tintura di iodio)Ho postato questa domanda più che altro per ascoltare qualche altro parere, questa situazione sta diventando alquanto ridicola e assurda, spero di essermi espresso bene e di essere stato esaurienteCordiali SalutiMarcello
Risposta del medico
Dr. Giuseppe Quarto
Dr. Giuseppe Quarto
Specialista in Urologia e Andrologia
cara utente in genere anche attuando tutte le misure necessarie, l'apposizione di catetere è cmq una manovra invasiova che può comportare un rischio di infezione infatti quando si fa tale trattamento è spesso consigliabile eseguire un esame delle urine prima
Risposto il: 18 Aprile 2010