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Esperto Risponde

Sconsolata per tachicardia

Buongiorno gentili dottori del forum.
Da mesi ormai che soffro di un grave problema.
È iniziato tutto a seguito del covid, mi è stata diagnosticata depressione e dati molti farmaci.
Ho iniziato ad avere brutti episodi di tachicardia in cui il battito a riposo schizzava a 190 per poi tenersi alto tutto il giorno. Ho fatto tre ricoveri nel corso di sei mesi, mi hanno fatto Holter, ECG, ECO. Il cuore non presentava anomalie significative a parte un minimo jet da rigurgito mitralico. Stessi risultati anche da holter eseguito in seguito privatamente ed ECO.
Gli psicofarmaci mi sono stati protamente tolti tutti diagnosticandomi un’ipersensibilità ad essi che pare abbiano peggiorato ogni aspetto (energia, pressione, FC, etc.) Mi hanno messa in psicoterapia e segnato Valium occasionale che io sento non mi fa granchè…Comunque non ne faccio più un grande uso, in precedenza me lo davano giorno e notte (segnato dalla psichiatra) come acqua, dopo un periodo anche la stessa psichiatra ha deciso di scalarlo e prescriverlo “all’occorrenza”.
Allora io non so più che pesci pigliare perché la diagnosi è stata che nessuno capisce cosa succede. Mi hanno solo detto che la tachicardia SEMBRA essere sinusale. Il che è plausibile visto che io da sempre soffro di tachicardia, nel senso che nella mia vita le mie frequenze tendevano molto ad alzarsi a seconda di quello che facevo ma fino ai 26 anni non sono state ritenute un problema tanto da non ricevere nemmeno farmaci in quanto le frequenze a riposo assoluto senza stress poi rientravano nella norma, non avevo picchi di 190 a riposo!!
Da qualche mese ho iniziato ad assumere Nebivololo 1/2 pasticca al mattino. La situazione sembrava migliorare ma la mattina prima di assumere la pasticca avevo sempre tachicardia appena sveglia il cuore iniziava a ballare, 110 pure a riposo raramente poi quando mi alzavo sfiorava i 135 per poi rientrare nella norma da sè e qualche ora dopo prendevo la pasticca (sempre alla stessa ora la prendo). Non è che noto grandi benefici a parte la frequenza in corsa e quella in camminata che si sono ridotte grazie al cielo, per il resto a riposo sempre quelle sono, da 70 a 100, di notte tra 60-70 raramente 80. Ma di giorno viaggio appunto su queste alte frequenze, se mi agito non ne parliamo!
È un incubo.
Il cardiologo mi ha detto di fare un tentativo con Bisoprololo 1,2 sostituendolo a Nebivololo 2,5. Sembrava andare tutto bene ma il giorno dopo la sostituzione le tachicardie mattutine sono impazzite!! La mattina 148, io ho tentato di calmarmi e riprovare sempre Bisoprololo, durante il giorno e la notte tutto perfetto di nuovo, poi al mattino da 136 improvvisi fino 180 appena ho tentato di alzarmi e da seduta neanche scendeva solo dopo 4/5 minuti. Disperata ho ripreso il Lobivon sperando di tornare ai miei 135 di massima al mattino dopo ma cosi non è stato, stamattina 170. Tra l’altro ieri e oggi fatica molto a tornare nella normalità. Oggi si tiene sempre sui 125 camminando in casa. Non so che pensare

Risposta del medico
Specialista in Cardiologia

Gentilissima signora/signorina, è evidente che lei ha un problema clinico e organico di pertinenza cardiologica (in particolare aritmologica). Mi cadono le braccia quando sento che gli psichiatri prescrivono farmaci inutili e a volte deleteri, in situazioni cliniche nelle quali l’ignoranza dei medici cardiologi, da spazio agli psichiatri di peggiorare la situazione.
Arriviamo al dunque: lei ha bisogno di fare uno studio elettrofisiologico (SEE) per documentare la presenza di una aritmia da rientro o automatica (in genere sopraventricolare, es. TPSV).
E anche qualora il SEE risultasse negativo esiste la diagnosi di tachicardia sinusale inappropriata cje andrebbe presa in considerazione e che ha un trattamento specifico.
Il mio consiglio è di mettersi nelle mani di un aritmologo che conosce molto bene il suo mestiere e che non brancoli nel buio come i cardiologi che ha incontrato finora.
Mia moglie aveva un problema simile al suo, ed è finita nelle grinfie di centinaia di cardiologi ignoranti che attribuivano all’ansia la sua aritmia (aveva una tachicardia atriale curata poi con successo mediante una ablazione).
È una storia che ho già vissuto e sentito diverse volte. Le auguro di incontrare la persona giusta e tanta buona fortuna.

Risposto il: 21 Febbraio 2024