L' odore corporeo fecale rappresenta una condizione complessa rispetto al fatto che non vi è letteratura scientifica in merito e considerata la soggettività nella percezione degli odori. In genere tale condizione è attribuibile ad un difetto genetico enzimatico con un'eccessivo accumulo di composti organici volatili non metabolizzati odorosi (VOC) che vengono rilasciati attraverso il sudore e i fluidi corporei. I disturbi metabolici riconosciuti sono quattro: Trimetilaminuria, Dimetilglicinuria, Acidemia Isovalerica e Ipermionemia, ma nessuno è collegato in maniera specifica alla condizione di odore corporeo fecale. L'unico difetto enzimatico finora collegato ad essa è quello del FMO3 che normalmente converte al livello epatico la trimetilammina in trimetilammina N-ossido composto non odoroso, il cui cattivo funzionamento determinerebbe un accumulo del composto odoroso. Altra condizione è una situazione acuta di odore corporeo di tipo fecale dovuta ad un'ostruzione intestinale, che prevede in questo caso un trattamento d'urgenza. Inoltre possono contribuire alla determinazione dell'odore fecale condizioni di alterazioni della funzionalità epatica o intestinale per accumulo di composti al livello intestinale e successiva decomposizione batterica.