Buongiorno Giorgia,
vale la pena parlarne con il suo medico di famiglia per valutare il quadro clinico attuale in modo da escludere qualsiasi evidenza prettamente medica.
Successivamente, se la sintomatologia non riesce ad essere inquadrata in un disturbo d'organo, credo opportuno chiedere un consulto ad un/una specialista in psicologia clinica e psicoterapia per inquadrare la sua attuale sofferenza come correlato di una problematica esistenziale alla quale lei finora non ha potuto dare accoglienza e risposte adeguate.