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Esperto Risponde

Sospetta ragade anale

Sono un ragazzo di 29anni. Premetto che da più di un anno mi è stata diagnostica una prostatite cronica che mi comporta svariati sintomi. Tuttavia da circa 7/8 mesi ho ravvisato una accentuazione marcata dei fastidi anali a seguito della defecazione, soprattutto quando le feci sono più dure e consistenti. In pratica spesso dopo aver defecato mi rimane una sensazione più o meno forte di irritazione e di dolore nell'ano che dura per diverse ore prima di attenuarsi. Più le feci sono dure e più il dolore è maggiore. Non ho mai avuto perdite di sangue o prolassi. Inoltre quando sono seduto diverso tempo accuso tensione all'interno dell'ano. Il mio urologo ha sempre associato tale sintomo alla presenza della prostatite. Sono stato visto negli ultimi 7/8 mesi da diversi altri medici per capire a cosa fossero dovuti questi sintomi anali. Un primo medico chirurgo mi disse che avevo una ragade anale, altri due medici chirurghi mi dissero che non vi era nulla di anomalo e che i sintomi erano da attribuire all'infiammazione prostatica. L'ultimo medico cui mi sono rivolto ad agosto2011 era un proctologo, che mediante ispezione digito-rettale mi riscontrò emorroidi di II grado. Data la confusione da parte dei medici non ho mai intrapreso un vera e propria terapia x questi sintomi. Ho ritenuto che avesse ragione l'urologo e che potesse dipendere dall'infiammazione prostatica ed anche perché in alcune fasi di sintomi sono più marcati mentre in altre fasi sono molto più lievi (senza prendere farmaci). Vorrei conoscere la Vs opinione sulla possibile causa scatenante dei fastidi? Grazie
Risposta del medico
Dr. Claudio Toscana
Dr. Claudio Toscana
Specialista in Gastroenterologia e Chirurgia dell'apparato digerente
La genesi del dolore anale non è sempre è facilmente comprensibile in quanto in molti casi la localizzazione può essere frutto di organi e struttura anatomiche non direttamente riconducibili all'apparato digerente. In particolare sono d'accordo con il collega urologo sul fatto che una prostatite possa portare una sintomatologia dolorosa anale, anche se la durata della sintomatologia mi pare troppo accentuata. Io sarei più orientato a ricondurre il tutto alla presenza di una ragade anale. Questa patologia può avere un andamento irregolare in relazione all'accentuarsi dell'ipertono sfinteriale. La diagnosi può essere posta con una visita anale, completata da anoscopia. La presenza di un prolasso emorroidario di II grado, invece, non è a mio avviso correlabile con il dolore. Cordiali saluti.
Risposto il: 15 Novembre 2011