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Esperto Risponde

Sovrappeso

Buongiorno, ho 29 anni e un figlio di 3 anni. Peso 77 kg per 1.57 di altezza. Sono sempre stata magra con ossatura tuttavia robusta (polsi - caviglie) e fino all'età di 19 anni il mio peso non superava i 49/50 kg pur mangiando di tutto. Dopo un periodo di forte stress (separazione genitori, esami di maturità e distorsione alla caviglia che mi ha portato a stare ferma per un mese circa) ho messo su 10 kg arrivando a pesare quindi 60 kg. Da lì feci le analisi ed ecografia alla tiroide che risultavano perfetti quindi il medico di base si espresse con fame nervosa. Da lì è stato un continuo susseguire di aumento di peso di anno in anno fino a pesare kg 68 a 24 anni (prima del matrimonio sono riuscita a perdere qualche kg arrivando a 63 kg). Successivamente ho consultato svariati dietologi e nutrizionisti e ho scoperto nel 2014 un ipotiroidismo subclinico primitivo curato sino ad oggi con tirosint e con tsh perfettamente nella norma anche in gravidanza, per cui l'endocrinologo non accusa la tiroide per i disturbi di peso. Il mio peso è arrivato appunto a 68 kg, in gravidanza ho messo su 14 kg arrivando a pesare 82 kg di cui persi in tre anni solo 6 kg a fatica, e lasciandomi piena di liquidi. Ho provato di tutto tra diete e digiuni da paura, fatte nel tempo analisi del sangue tra cui glicemia, insulina e cortisolo sempre nella norma e praticato come ho potuto (tra lavoro prima e figlio dopo) attività fisica in palestra ma i kg si ostinano a non scendere. Il grasso è concentrato su gambe (polpacci ginocchia cosce glutei) e braccia (classico braccio grasso pendente) per il resto sono abbastanza "asciutta) viso collo e un po di pancetta residua di gravidanza. Potreste consigliarmi cos'altro provare e a chi rivolgermi? potrebbe trattarsi di intolleranza alimentari, ulteriori squilibri ormonali? Non so più cos'altro fare. Grazie
Risposta del medico
Specialista in Nutrizione e Scienze dell'alimentazione e Dietologia
Salve, le intolleranze alimentari fanno perdere peso. Bisognerebbe innanzitutto fare un diario alimentare giornaliero preciso e puntuale, per almeno un mese, da sottoporre ad un Medico Specialista in Scienza dell'alimentazione, per averne una valutazione. La terapia d'urto adeguata, so che il tempo è tiranno, sarebbe quella di praticare nuoto costante, seguita da un istruttore bravo. Da 1 a 2 ore al giorno per un mese. Poi valutare risultati e trarne le conseguenze. Chiaramente, nel frattempo, l'alimentazione dovrebbe essere controllata e non particolarmente restrittiva. Un mese....
Risposto il: 06 Agosto 2019