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Spett.le staff di paginemediche.it,mia moglie, 45

Spett.le Staff di Paginemediche.it,mia moglie, 45 anni, nel dicembre 2009 ha subito intervento di enucleazione dell'occhio sx per melanoma coroideale avanzato. All'epoca non fu riscontrata nessuna secondarizzazione a livello epatico (accertamento effettuato mediante eco, TC, RM e biopsia). Ha vissuto normalmente fino ad oggi ed ancora adesso permane in condizioni ottimali di salute. Abbiamo ovviamente seguito il normale protocollo di follow-up sotto supervisione oncologica. Nessuna terapia (chemio etc.) è stata eseguita in quanto ritenuta allo stato non necessaria.A seguito di periodica TC/MDC di controllo eseguita il 20 maggio 2013, è stata riscontrata nel IV segmento epatico una formazione nodulare di circa 18 mm, descritta nel referto "ad impregnazione arteriosa disomogenea e con progressivo wash-out nelle fasi successive" (portale e tardiva). Dalle immagini la macula risulta più attenuata nella fase portale ma non del tutto invisibile, segno appunto che il wash-out del MDC non è stato rapidissimo.Il reperto sembrerebbe sospetto, tant'è che il radiologo refertatore ha consigliato RM di riscontro entro max 2 mesi, senonchè dalle analisi ematiche effettuate soltanto due settimane prima (7 maggio 2013), il quadro dei marcatori risulta assolutamente nella norma. In particolare LDH, Gamma-GT, bilirubina e transaminasi sono ampiamente al di sotto delle rispettive soglie; unico parametro non monitorato è stato l'alfa-fetoproteina. La domanda dunque è la seguente: in presenza del descritto quadro ematologico, può essere possibile che l'anomalia epatica riscontrata a mezzo TC sia comunque una metastasi riconducibile al melanoma oculare diagnosticato e rimosso a fine 2009? Da tenere presente, inoltre, che il fegato di mia moglie è di tipo angiomatoso, e questo fattore determinò nel 2009, in sede di esami pre-chirurgici, una significativa incertezza sulla natura delle lesioni epatiche già presenti, non a caso per escludere definitivamente la natura neoplastica il primario decise di eseguire anche la biopsia. Ringrazio anticipatamente.
Risposta del medico
Dr. Piero Gaglia
Dr. Piero Gaglia
Specialista in Chirurgia generale e Oncologia

 Il dosaggio dell'alfa-fetoproteina e' utile per la diagnosi/follow-up dei tumori primitivi del fegato, non delle metastasi.

Suppongo che il raffronto con la TAC del 2009 e successive, se eseguite, abbia evidenziato una modificazione delle aree di impegnazione del MdC, altrimenti non sarebbe sorto il sospetto di metastasi.

E' ragionevole fare un controllo a breve distanza di tempo.

dott. Piero Gaglia

Risposto il: 21 Maggio 2013