Strana lesione viso

Gentili dottori,

Sono in cura per una riacutizzazione di acne papulo pustolosa (sfoghi sporadici e localizzati nella parte bassa del viso) a seguito di 6 mesi di isotretinoina orale svolti nel 2015. I primi giorni di marzo, a seguito di un'applicazione troppo abbondante di un preparato anti acne (adapalene 0.3% e benzoil perossido 2.5%) localizzato su una singola lesione acneica, ho avvertito una forte sensazione di dolore e bruciore mai sentita prima con tale farmaco, che anzi, ho sempre ben tollerato nei mesi precedenti (lo utilizzo al bisogno da settembre 2017) e che ha contribuito a ripulirmi la pelle. A seguito di immediato risciacquo ho riscontrato un lievissimo arrossamento dell'area che tuttavia nei giorni successivi si è trasformato in una vera e propria chiazza molto rossa, infiammata, calda e secca, che nei giorni successivi ha sviluppato un leggero rilievo rispetto alla cute sana. Ho applicato creme lenitive e idratanti ed ho provato a terminare una crema cortisonica che avevo già in casa, in attesa di una visita (diflucortolone valerato 0.1%). Sei giorni di tale preparato abbinato alle creme di cui sopra hanno contribuito a sfiammare ed "esfoliare" superficialmente la lesione rivelando pelle meno rossa ma non ancora guarita (colore non ancora normale, leggero rilievo ancora presente, pelle lucida e "tesa", come fosse priva della "trama" che caratterizza alla vista la cute sana). A seguito della visita avvenuta 10 gg fa, mi è stata data da applicare 2/3 volte al gg per 10 gg, una crema a base di triamcinolone benetonide 0.03% e acido fusidico 2%. Ad oggi 7 aprile a cura terminata non ho riscontrato alcun cambiamento significativo della lesione. La diagnosi era di dermatite irritativa, ma potrebbe essere anche qualcos'altro sulla base dei sintomi e del decorso avvenuto? Oppure è normale che una dermatite irritativa duri cosi tanto e può capitare di dover proseguire la terapia oltre i tempi iniziali ipotizzati? Non sappiamo cosa pensare.