Gentile ragazzo, l'attrazione verso persone allo stesso sesso non è una malattia, ma normalità. Chiunque dica il contrario sbaglia: l'Organizzazione Mondiale della Sanità difatti afferma che l'omosessualità è una preferenza soggettiva, non una patologia. So che ci sono delle correnti di pensiero cattoliche che dicono l'opposto, ma si discostano dalla comunità scientifica, basandosi su teorie teologiche non validate, vedi il complotto della "teoria Gender", mai esistita in nessun manuale di psicologia. Riguardo le terapie di conversione o riparative, sono bandite dall'Ordine Nazionale degli Psicologi, perchè si scontrano con la realtà scientifica e la deontologia professionale. Quindi il mio invito è di accettare il suo orientamento sessuale senza giudicarlo, tragga godimento dalle immagini che più preferisce, uomini o donne che siano. Il peso che dice di avere nella sua testa suppongo sia legato alla mancata piena accettazione del suo orientamento per via delle pressioni sociali e immagino familiari. Prima riuscirà ad accettare il suo desiderio verso i ragazzi, prima il peso svanirà. Questa è la mia personale interpretazione. Ne parli col suo terapeuta, la invito a fargli domande esplicite riguardo il percorso da svolgere, la teoria di riferimento, il metodo e le tecniche che intende usare per risolverei l problema. Se la risposta non fosse soddisfacente o ambigua, rifletta sull'opportunità di cambiare terapeuta. In ogni caso una comunicazione chiara ed efficace è il miglior modo per chiarire i suoi dubbi.
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