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Esperto Risponde

Terapia per ipogonadismo

Gentilissimi Dottori, utilizzo questo servizio per ricevere delle delucidazioni su un caso che riguarda un mio parente. Parliamo di un uomo di 28 anni, normopeso. A seguito di terapia “non appropriate” si trova in uno stato di sospetto ipogonadismo. Di seguito i risultati delle analisi: FSH 0,15 (1.5 - 12) LH 0,12 (1.7 – 8.6) PROLATTINA 16,71 (4.4 – 15.2) TESTOSTERONE 3,2 (5.6 – 40.0) CORTISOLO PLASMATICO 363.87 (54.94 – 287.56) RBC 5.720.000 (4.200.000 – 5.500.000)

È stato visitato da 2 Vostri colleghi, ma ha ricevuto differenti terapie. Spero di poter avere delle delucidazioni in merito. Prima diagnosi: ipercortisolismo di N.D.D. + ipogonadismo ipogonadotropo. Terapia: nulla, eccetto il test di Nugent (risultato positivo).
Seconda diagnosi: ipogonadismo. Terapia: NEBID 1000 4MG ogni 3 mesi.

Avendo chiesto ad altri nella medesima situazione se ci fosse un modo per evitare di passare la vita a fare Nebid ogni tre mesi, le è stato consigliato di fare cicli di GONASI 5000 per far “ripartire” l’ipofisi. Chiedo a Voi, se l’ultima terapia consigliata di gonasi 5000 sarebbe da prendere in considerazione o non sarebbe opportuno. Premetto che sarebbe meglio evitare di prendere alcun farmaco e attendere che ripartisse da sè (come consigliato dal primo dottore) ma purtroppo non resiste, ritrovandosi con il testosterone pari a 0. Senza voglia sessuale con crisi, tristezza e tutto il resto che ne consegue. Pertanto è necessario fare qualche terapia perché altrimenti continuerà con il nebid anche se vorrebbe evitare. Vi ringrazio in anticipo del tempo dedicatomi nel leggere questo post.

Risposta del medico

Gentile lettore, una situazione clinica così complessa non può essere trattata correttamente in questa sede. Come spesso rispondo in questi casi, da questa postazione e senza una valutazione clinica precisa e diretta, è impossibile formulare una risposta corretta, cioè capire la vera complessità del suo problema clinico e dare quindi una indicazione precisa su quali passi successivi fare sia a livello diagnostico ma soprattutto terapeutico.
A tutto ciò si aggiunge poi il fatto che lei ha già ricevuto delle indicazioni terapeutiche, a suo dire contrastanti, e quindi tutte da ben rivalutare e meditare. Bisogna, a questo punto, consultare o riconsultare in diretta un esperto andrologo con chiare competenze endocrinologhe oppure un endocrinologo con chiare competenze andrologiche. Un cordiale saluto.

Risposto il: 13 Dicembre 2016