Una provetta sporca di sangue su cui viene inserito l'ago che poi è infisso nella vena del braccio di un paziente, può essere in grado di trasmettere l’infezione, anche se si tratta di una modalità davvero molto rara ed improbabile. Mentre è del tutto inverosimile che le mani dell'infermiera che tocca questo sangue e poi il cotone anche nella parte a contatto con la ferita siano in grado di trasmettere virus. Può comunque effettuare tra 3-4 mesi il test per anti-HCV e le aminotransferasi per maggiore tranquillità.