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Esperto Risponde

Trombofilia in gravidanza: pericolo per madre e feto

Buongiorno , sono incinta alla 25 settimana , ho appena ritirato le risposte per degli esami sul la trombofilia che ho effettuato perché mio padre è soggetto a trombosi , controllando fattore II negativo , fattore V negativo , MTHFR C677 T negativo , mentre invece sono risultata positiva alla mutazione mthfr A1298C in eterozigosi a livello dell'esone 7 , e al LUPUS ANTI COAUGULANT ( LAC) con valore 1,20 d/RVVT, rientrante nel range presente debole (1,2-1,5) . Il mio ginecologo vuole farmi iniziare una terapia composta da clexane 4000 ( eparina ) prefolic 15 mg e aspirinetta fino al parto e almeno 40 giorni dopo al momento prendo solo fertifol e gynefam manma per un totale di 800 mcg al gg ) .Ho dosato anche l'omocisteina che risulta nella norma ( mese scorso 9,8 e questa volta 6,4) . Secondo voi è la giuste terapia ? Il mio piccolino rischia qualcosa ? essendomene accorta a gravidanza inoltrata puó essere troppo tardi per iniziare la terapia , visto che su internet leggo di donne che iniziano subito l terapia appena scoperto di essere incinta .Vi ringrazio enormemente in anticipo per la risposta , buona giornata Fabiana
Risposta del medico
Dr. Mario Priore
Dr. Mario Priore
Specialista in Ematologia

 La sua situazione presenta alcuni punti di dubbia interpretazione. La positività per mthfr in eterozigosi e una debole positività per LAC potrebbero suggerire una terapia con anticoagulante, anche in considerazione per la familiarità di suo padre. Il dubbio è la negatività per l'omocisteina che in teoria annulla la positività in eterozigosi dell' MTHFR (quest'ultimo si richiede solo con positività dell' omocisteina). Essendo però la gravidanza, di per sé, uno stato che può predisporre alla trombofilia penso che il suggerimento del suo ginecologo sia giusto. Eseguirei però solo terapia con Eparina e non con Cardioaspirina.

Risposto il: 21 Marzo 2014