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Esperto Risponde

Vaginite da candida e dolore nei rapporti

Buonasera, scrivo per quanto riguarda un problema che ho da circa 10 giorni. Per farla breve, 15 giorni fa ho fatto una cura con il cortisone che mi ha scatenato una vaginite da candida (terza recidiva). La mia ginecologa mi ha dato una cura con creme antimicotiche da inserire in vagina, ovuli e detergenti intimi. Stasera è l’ultimo giorno di cura ma durante l’inserimento della cannula ancora ho avvertito un po’ di dolore non proprio all’entrata della vagina ma poco dopo. I rapporti sono impossibili dato che ho dolori simili a lesioni/irritazione forte. Quando andai dalla ginecologa non riuscivo neanche a stare seduta o a sfiorarmi le parti intime per il forte dolore. Le perdite simili a “ricotta” sono diminuite notevolmente come è diminuito il dolore, ma volevo sapere se una volta che la vaginite sarà guarita, passerà anche il dolore durante i rapporti? Grazie mille

Risposta del medico

Gentile ragazza, in considerazione della forte infiammazione di partenza potrebbe essere comprensibile che i tessuti sofferenti necessitino di un tempo più lungo per poter tornare allo stato iniziale. Da quanto capisco ci sono stati dei miglioramenti significativi con la terapia in atto, e ritengo che una volta guarita l'infezione dovrebbe cessare anche il dolore nei rapporti. Sempre, naturalmente, che questo non fosse preesistente alla infezione in atto. Nel suo caso specifico il problema è un pò aggravato dal fatto che si tratta della terza recidiva,e, talvolta, le candidosi recidivanti possono lasciare come strascico una persistente vulvodinia. La consiglierei pertanto di curare con attenzione l'infiammazione attuale, ache con ulteriori controlli presso il suo medico di fiducia, magari corredati da tamponi o esami a fresco del muco vaginale per valutare l'evolversi della situazione, e cercare di ripristinare al meglio la normale flora batterica vaginale, che costituisce la pricipale difesa per prevenire ulteriori ricadute. A tale scopo è importante non limitarsi alla sola terapia locale, ma prendere in considerazione l'intero quadro clinico della paziente comprendente patologie concomitanti, salute intestinale, alimentazione, stile di vita.....Cordiali saluti, Piergiorgio Biondani.

Risposto il: 31 Agosto 2020