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Esperto Risponde

vedere solo il lato negativo delle cose... è un problema da affrontare

Salve dottore, volevo porle qualche domanda circa la condizione psicologica di mio padre. Già predisposto verso un carattere tipico dei suoi genitori, mio padre, che ha 54 anni, è molto spesso agitato, nervoso, irascibile, risponde in modo sgarbato alla maggior parte delle domande che gli si pongono, vede sempre il lato negativo di qualsiasi cosa, ha sempre timore di essere perseguitato, non gli va giù che qualcosa non vada come dice lui... In diverse occasioni, quali potessero essere un lievissimo incidente d'auto o una banale operazione chirurgica ha sempre mostrato di essere esageratamente apprensivo come chissà quale catastrofe fosse avvenuta. Ogni volta che si propone, in famiglia, di fare qualcosa di nuovo, magari comprare una macchina nuova, di aprire un'attività commerciale, di fare un viaggio o anche solo di comprare un cane, prende in considerazione solo gli aspetti peggiori di quello che possono comportare, facendo crollare ogni speranza ed evitando agli altri componenti della famiglia di poter realizzare un proprio sogno. Inoltre ha una persistente tosse che non ha alcuna natura patologica, in quanto, facendo gli esami clinici, lui risulta essere in perfetta salute, quindi penso dipenda dall'ansia e da tutto quello che ho già scritto... Abbiamo più volte cercato di capire da cosa potesse dipendere tutto questo anche perché in famiglia non abbiamo alcun tipo di problema: lavorano sia lui che la moglie, problemi economici non ce ne sono, problemi sul lavoro neanche... ma non parlando con nessuno ed essendo chiuso in sé stesso è impossibile sapere cosa ha. E' possibile che abbia qualche disturbo di tipo psichiatrico o psicologico? Se sì, come si può risolvereLa ringrazio per aver ascoltato le mie parole...
Risposta del medico
Specialista in Psicoterapia
Gentile utente, l'unica cosa da fare per suo padre è 1) riconoscere che ha un problema; 2) farsi seguire da uno psicoterapeuta 3) nell'eventualità, associare un trattamento farmacologico. Da quello che scrive, mi pare di capire che suo padre non prenderebbe molto bene il fatto di recarsi per mesi da uno psicoterapeuta, perciò, salvo imprevisti, già affrontare e superare il punto 1 sarebbe un passo importantissimo. Nel caso in cui non voglia riconoscere di avere un problema, non c'è nulla che voi possiate fare. Non lo si può costringere, e se rifiuta l'aiuto psicologico, l'unico è che vi mettiate tutti d'accordo e proviate a comunicargli il fatto che voi dall'esterno vedete che è importante che lui apra gli occhi su questo. Non sarà facile, ma almeno provateci. Saluti Dott, Delogu
Risposto il: 12 Febbraio 2012