L’età di suo padre non costituisce una controindicazione assoluta al trapianto di fegato. Pertanto può essere intrapresa una valutazione per eventuale inserimento in lista di attesa. L’iperammoniemia, di per sé, non richiede di essere contrastata. Quella che va contrastata è l’encefalopatia epatica, quale complicanza della cirrosi stessa. Essa richiede che sia posta attenzione ad una dieta con poche proteine animali (carne. Pesce ed uova), a far sì che l’alvo sia sempre regolare (sia tenuto l’intestino quanto più possibile privo di feci) utilizzando il lattulosio, ad es.. infine andrebbero utilizzati antibiotici intestinali quali la Rifaximina, per ridurre la quantità di batteri intestinali produttori di ammonio. Il rischio chirurgico legato al trapianto, anche se basso, non è trascurabile, essendo circa 7-10%. La attesa in lista è un elemento estremamente variabile, dipendendo molto dal gruppo sanguigno del paziente e dalla frequenza mensile di trapianti nel Centro dove si sia rivolto.