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Vorrei gentilmente avere delle informazioni ed un

Vorrei gentilmente avere delle informazioni ed un aiuto riguardo il trapianto di fegato. Mio padre 62enne ha la cirrosi al fegato con un nodulo hcc, con crisi di iperammonimia che ci costringono a portarlo al pronto soccorso a causa dell'incapacità di riuscire a fronteggiare la sua condizione di totale confuzione ( incapacità di distinguere le lenzuola del letto dalla tenda...il water confonderlo con il letto... parole disconesse ecc ecc come ben sapete) la sua condizione sembra peggiorare in quanto le crisi si ripetono e nn sappiamo cosa fare... essendo per noi familiari una situazione pesante e difficile in quanto non possiamo pensare di vederlo spegnere così. Per ora nn avevamo pensato al trapianto pensando potesse migliorare ma ora come ora anche papà prima decisamente contrario sta valutando il trapianto ...mi sapete dare qlc delucidazione?? L'età di papà consente un trapianto?? L'iperammonia puo essere contrastata?? Quanto è alto il rischio nel trapianto?? Mettersi in lista d attesa quanto è lunga in medial'attesa??Spero davvero almeno voi possiate darmi una mano riuscendo a capire la mia condizione di figlio che vede il padre cosi. Grazie mille Federico
Risposta del medico
Dr. Fegato.com
Dr. Fegato.com
L’età di suo padre non costituisce una controindicazione assoluta al trapianto di fegato. Pertanto può essere intrapresa una valutazione per eventuale inserimento in lista di attesa. L’iperammoniemia, di per sé, non richiede di essere contrastata. Quella che va contrastata è l’encefalopatia epatica, quale complicanza della cirrosi stessa. Essa richiede che sia posta attenzione ad una dieta con poche proteine animali (carne. Pesce ed uova), a far sì che l’alvo sia sempre regolare (sia tenuto l’intestino quanto più possibile privo di feci) utilizzando il lattulosio, ad es.. infine andrebbero utilizzati antibiotici intestinali quali la Rifaximina, per ridurre la quantità di batteri intestinali produttori di ammonio. Il rischio chirurgico legato al trapianto, anche se basso, non è trascurabile, essendo circa 7-10%. La attesa in lista è un elemento estremamente variabile, dipendendo molto dal gruppo sanguigno del paziente e dalla frequenza mensile di trapianti nel Centro dove si sia rivolto.
Risposto il: 20 Settembre 2007